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1° ottobre: il discorso dei Capitani Reggenti eletti

La Reggenza accoglie con sincera gratitudine le parole del messaggio augurale pronunciato da Sua Eccellenza Monsignor Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico e Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, e ne custodirà l’alto valore morale e civile durante tutto il corso del proprio mandato.

Un messaggio che racchiude l’essenza dell’impegno istituzionale in favore della collettività e che richiama ad un concetto di servizio che anteponga sempre il rispetto e la fratellanza sul principio dell’odio e della guerra.

Eccellenza, la Sua presenza sul Titano in rappresentanza della Santa Sede, in questo alto momento istituzionale, ci dà anche l’opportunità di preannunciare che il prossimo 8 ottobre, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri consegnerà al Santo Padre un nostro Messaggio di Pace, nell’ambito di un’iniziativa diplomatica che consentirà la realizzazione di un volo della Pace da San Marino a Roma, con un aereo, storica invenzione che ha consentito di superare le distanze fra i popoli, che ha favorito l’interscambio culturale tra le nazioni, e ha permesso di raggiungere anche i luoghi più lontani per portare aiuto e per salvare vite umane.

Con il nostro messaggio a Papa Francesco, vogliamo unirci all’appello incessante del Santo Padre, che sprona i Responsabili delle Nazioni ad un impegno diplomatico vero, per la risoluzione pacifica del conflitto che oggi sta colpendo al cuore l’Ucraina, ed impegnarci in prima persona alla promozione di iniziative di concordia e di riconciliazione, che contribuiscano a riportare la pace tra i popoli.

All’avvio di questa Solenne Cerimonia di Insediamento, siamo altresì lieti e onorati di porgere un saluto deferente e i sensi della più alta stima a tutti i Rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, oggi convenuti per rendere omaggio alle più alte Istituzioni e per suggellare il rapporto che la Repubblica intrattiene con Stati e Organismi multilaterali.

Con sentimenti di alto onore e di sincera gratitudine, accogliamo in questa Sala e formuliamo il più vivo benvenuto all’Oratore Ufficiale dell’odierna Cerimonia d’Insediamento, Sua Eccellenza Marija Pejčinović Burić, Segretario Generale del Consiglio d’Europa.

La Sua presenza oggi sul Titano, Signora Segretario Generale, ci conferma l’attenzione e la considerazione che la Sua Organizzazione nutre verso la Repubblica di San Marino, membro attivo del Consiglio d’Europa e sostenitrice convinta dei suoi capisaldi, perché intrinseci alla sua stessa identità statuale.

In questa circostanza, arricchita dalla Sua presenza e dall’omaggio che renderà alla nostra Repubblica con le Sue parole, vogliamo significarLe che San Marino continuerà ad offrire al Consiglio d’Europa il proprio contributo per la difesa dei diritti umani e della democrazia, patrimonio delle sue stesse Istituzioni e del suo Popolo.

Desideriamo altresì porgere un saluto cordiale e profondamente grato all’Ambasciatore d’Italia, per l’amicizia e l’impegno con i quali permea la propria attività, sia a livello istituzionale che personale, accrescendo la fraterna collaborazione che da sempre ha caratterizzato il rapporto tra i nostri due Stati.

L’Italia è da sempre il nostro principale interlocutore a livello bilaterale, nei rapporti fra Stati e con gli Organismi multilaterali, non solo per ragioni di contiguità territoriale ma, soprattutto, perché riunisce un Popolo nel Popolo, nell’intreccio quotidiano dei rapporti, di attività e di sfide comuni, nazionali e sovranazionali.

In conformità alle risultanze delle recenti Consultazioni Elettorali, attendiamo con premura la formazione del prossimo Esecutivo, affinché le nostre reciproche Istituzioni possano riprendere celermente il dialogo ed il confronto, con la volontà di confermare e consolidare anche in questa nuova Legislatura le nostre relazioni e la collaborazione bilaterale e multilaterale. Approfittiamo per augurare già da ora, a tutti gli eletti ed ai futuri governanti i migliori auspici per un proficuo mandato, in un periodo storico complesso, segnato da difficoltà, e a volte da dolore.

É di pochi giorni fa, il dramma causato dal violento nubifragio che si è abbattuto sui territori limitrofi della Regione Marche, e ha portato con sé vite umane di adulti e bambini.

Nel pregarLa di farsi tramite con le Istituzioni del Suo Paese dei sentimenti di cordoglio commosso delle Istituzioni sammarinesi e nostri personali, vi assicuriamo la nostra vicinanza e solidarietà umana.

A livello europeo, partecipiamo con sgomento al triste scenario generato dal perdurante e doloroso conflitto in corso in Ucraina che, come Paese, ci vede accomunati nelle posizioni e nelle decisioni assunte da tutta l’Unione, per la difesa del diritto internazionale e umanitario e nel rispetto della autodeterminazione e della sovranità delle Nazioni.

Dopo la gestione della pandemia, che ha messo in luce una significativa capacità di azione corale da parte della comunità internazionale, ed in particolare degli Stati europei, il prossimo semestre sarà ancora segnato da incertezza diffusa, con inevitabili ricadute anche sulla Repubblica, mettendo ancora una volta alla prova la nostra capacità di risposta a sfide fortemente impattanti sul nostro tessuto sociale e sulla nostra economia.

Consentiteci, a tal riguardo, di esprimere un pensiero colmo di gratitudine per la tempestiva e straordinaria manifestazione di concreta solidarietà, che le Istituzioni e il Popolo sammarinese hanno offerto in questi mesi con l’accoglienza di centinaia di cittadini ucraini, soprattutto donne e bambini, fuggiti dalla guerra e fraternamente ospitati in territorio.

Siamo convinti che questo significativo e virtuoso tratto identitario, che si rinnova a distanza di 80 anni, quando durante la seconda guerra mondiale vennero accolti oltre 100.000 rifugiati a San Marino, debba essere orgogliosamente portato a conoscenza anche della più ampia comunità di Stati, così come, peraltro, già oggetto del colloquio avvenuto qualche giorno fa a New York tra il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e il Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Con questa consapevolezza - che la Reggenza ha condiviso e fatto propria – è stata anche realizzata una pubblicazione dal titolo “Una comunità accogliente”, presentata solo pochi giorni fa, dalla quale emerge lo spirito e la vocazione a farsi prossimi, insita nelle corde più sensibili dei nostri concittadini.

Oltre al profondo dramma umano, la guerra sta causando difficoltà sul piano economico a tutti i Paesi europei, con conseguenze molto rilevanti in ambito energetico, proprio all’approssimarsi della stagione invernale, con il rischio di creare ulteriori problematiche per le famiglie e soprattutto per le persone più fragili. Un aspetto che dovrà essere considerato dal Governo come una priorità cui dare risposte immediate, per ricreare condizioni di sicurezza per tutto il Paese: cittadini, famiglie, imprese e lavoratori.

La questione energetica, insieme al rispetto del territorio nel quale viviamo, sono due aspetti che ci richiamano alla forte responsabilità di indirizzare la nostra comunità verso una nuova cultura di sostenibilità ambientale, che consenta una pacifica coesistenza dell’uomo con la natura.

L’emergenza relativa alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che nessun Paese può affrontare da solo, al pari delle altre sfide emergenti che si pongono all’umanità, è oramai improcrastinabile e richiede una forte collaborazione sistematica e governata, guidata dalla piena consapevolezza che non è più possibile depauperare l’ambiente con una non conforme gestione delle risorse.

Invitiamo anche in quest’occasione ad una riflessione profonda, che spinga anche il nostro Paese all’adozione di politiche innovative e maggiormente efficaci nel contrasto alla deriva ambientale e che induca ad una cosciente mobilitazione corale, per ripristinare condizioni di sviluppo compatibile nella salvaguardia dell’ecosistema.

In questo scenario generale, mutevole e dominato da forti preoccupazioni, si colloca il lavoro delle nostre Istituzioni, chiamate a rispondere alle attese dei cittadini e a proseguire nel progetto di sviluppo in corso, per un adeguato ammodernamento dello Stato, in termini di riforme e di rilancio del sistema economico.

Nell’esercizio del nostro alto ruolo, saremo garanti della correttezza delle funzioni degli Organi dello Stato, perché reputiamo essenziale rimarcare le peculiari prerogative degli ambiti parlamentari ed esecutivi, in conformità alle norme e ai principi che ne regolamentano le rispettive attività.

Sentiamo pulsante la necessità di risvegliare l’orgoglio di essere cittadini sammarinesi, di tutelare e custodire le nostre tradizioni e di far riemergere il valore pieno di un’identità storica e politica unica e peculiare, affinché ogni cittadino, ciascuno nella propria sfera d’interesse, possa sentire ed esprimere il proprio essere parte di questa comunità, che ha le proprie origini nel Santo Marino.

Da questo convinto e doveroso richiamo al nostro patrimonio di valori non negoziabili, promana la necessità che ciascun rappresentante delle Istituzioni assuma la consapevolezza piena del ruolo assegnatogli, nel rispetto massimo delle Istituzioni e con alto senso di responsabilità personale nell’esercizio della pubblica funzione. Per questo, negli ambiti in cui saremo chiamati a svolgere funzioni di garanti “super partes”, incoraggeremo con esortazioni ed interventi, per un esercizio del mandato parlamentare e governativo saggio, equo e volto all’esclusivo servizio dei nostri cittadini, piuttosto che di interessi di parte.

Con alto spirito di servizio ci porremo in ascolto delle istanze, dei bisogni e delle attese di tutti i nostri cittadini che, da tempo immemore, sono gli autentici titolari della nostra antica sovranità.

Cercheremo di essere al fianco dei più vulnerabili, di tutti coloro che hanno subito restrizioni in ambito economico e sociale e delle tante famiglie che vivono in condizioni di precariato morale e materiale, adoperandoci perché vengano giustamente considerati e tutelati e ci attiveremo perché siano garantiti i presidi ed i servizi che sostengono gli anziani, supportano i disabili e difendono le madri e i bambini, le donne vittime di violenza.

Inoltre, rimarchiamo convintamente l’assunto che la Repubblica, da sempre, si pone a tutela della vita umana come bene più prezioso e che sarà necessario continuare ad impegnarsi al fine di sostenere con ogni supporto la vita nascente, in questo particolare periodo nel quale la denatalità sta fortemente impoverendo la nostra società.

Incoraggiamo i giovani a “prendersi cura” di chi è più debole e indifeso, attingendo da quella capacità di stupirsi e di sapere trasmettere speranza, che sorge dalle loro risorse inesauribili e dall’ardore tipico della giovinezza.

Attingendo anche al nostro ruolo statutario di “pater familias”, sentiamo di rivolgere loro l’invito ad impegnarsi ed a vivere con intensità la propria vita, a non perdere mai l’interesse per il sapere, apprezzando il valore di dedicare i propri talenti e le proprie qualità anche al servizio delle persone e della nostra comunità, non scartando la possibilità di un impegno civico o politico, come alta forma di servizio e amore per il proprio Paese e per l’umanità.

Inoltre, in questo particolare momento storico, dominato da situazioni interne e internazionali molto spesso oggetto di informazione non fedele e, addirittura, da propagandistiche forme di disinformazione, riteniamo doveroso e non secondario, ricordare a tutti gli operatori dell’informazione, professionisti o meno, quanto sia importante, per la corretta convivenza della nostra comunità, il rispetto scrupoloso delle regole deontologiche che governano questo settore.

Nella piena salvaguardia del diritto di critica, che permane legittimo e percorribile, vogliamo richiamare in maniera chiara ed inequivocabile il rispetto dei principi di lealtà, buonafede, correttezza e verità sostanziale dei fatti e delle fonti.

A questi principi di valenza storica, si affiancano oggi il rispetto del diritto di privacy ed il fine ultimo della notizia, che deve risiedere, sempre e comunque, nell’esclusivo interesse pubblico.

Ci accingiamo ad assumere la più alta carica dello Stato con alta tensione morale e altrettanta passione civile, promuovendo il valore della dignità umana quale pietra angolare del nostro impegno e delle idealità con le quali ci prefiggiamo di svolgere il nostro ruolo di garanzia.

Ci poniamo in assoluta continuità con l’eredità democratica tramandata dai nostri Padri, che la velocità dei cambiamenti storici non travolge, ma valorizza, perché risiede immutata nei fondamenti di indipendenza e di libertà della nostra Repubblica.

Con questo spirito, rivolgiamo un saluto affettuoso ai nostri numerosi concittadini residenti all’estero, che nelle prossime giornate realizzeranno in Patria l’annuale riunione delle rispettive rappresentanze: a costoro va l’apprezzato riconoscimento per il contributo che offrono alla migliore comprensione dell’identità sammarinese nel mondo e delle sue rinnovate attrattive.

Siamo vicini a tutti i nostri cittadini e a loro dedichiamo la nostra azione al servizio della pace, della stabilità, della coesione e della serenità della nostra amata Repubblica.