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900 pompieri e 4 giorni sul campo: così è stato spento l'incendio di Marlengo. Il racconto (FOTO/VIDEO) tra chi è arrivato in Vespa e chi ha spaccato il ghiaccio nei bacini

BOLZANO. Quando nel pomeriggio del 4 febbraio le fiamme sono divampate tra i boschi sopra Marlengo, sull'Alto Adige (e su buona parte del Nord Est) stavano soffiando impetuose raffiche di vento (Qui Articolo), che hanno alimentato le lingue di fuoco e favorito la propagazione del rogo, portando nel giro di qualche ora ad una situazione critica: da quel momento, nel Burgraviato si è attivata un'incredibile macchina organizzativa che ha visto al lavoro, in tre giorni, un totale di ben 900 vigili del fuoco per portare avanti le operazioni di spegnimento. Anche oggi (7 febbraio), nonostante la situazione sia ampiamente sotto controllo, sono stati 50 in tutto i pompieri (dei corpi di Marlengo e Foiana) impegnati per la bonifica dell'ampia area interessata dalle fiamme (e che hanno potuto godersi una meritata pausa di ristoro, tra torte e dolci forniti dalla popolazione): ecco il racconto, tra fotografie e video condivisi direttamente dai vigili del fuoco al lavoro, di come l'incendio boschivo è stato domato grazie all'impegno dei tanti volontari al lavoro.

Come anticipato, in tutto negli ultimi giorni sono stati oltre 900 i pompieri (arrivati da ben 15 corpi in tutto il circondario) intervenuti a Marlengo. Nelle prime difficili fasi, durante le quali a causa del forte vento gli elicotteri non hanno potuto alzarsi in volo, le operazioni sono proseguite via terra: a complicare il tutto però sono state le condizioni impervie della zona nella quale è scoppiato l'incendio, con i mezzi dei vigili del fuoco che in molte occasioni non sono riusciti ad arrivare al fronte del fuoco. Nella serata di domenica, a causa ancora una volta del vento, il fumo è poi arrivato anche in valle mentre 3 persone nei dintorni dell'incendio sono state evacuate.

Con il calar del buio, gli sforzi dei vigili del fuoco non si sono arrestati: centinaia di pompieri hanno infatti continuato a lavorare, cercando di contenere il rogo, durante tutta la notte e fino al mattino, quando finalmente le condizioni meteo sono migliorate e sul posto sono intervenuti anche due elicotteri. Per poter pescare l'acqua dai bacini nelle vicinanze però, completamente ghiacciati, i vigili del fuoco hanno dovuto prima distruggere lo strato di ghiaccio con una motosega, permettendo quindi agli elicotteri di iniziare le operazioni dall'alto.

Nella mattinata di domenica, dopo oltre dodici ore dall'inizio dell'incendio, è stato finalmente possibile limitare l'ulteriore propagazione delle fiamme. In tutta la zona però (secondo le prime stime si sarebbe trattato di un'area molto vasta, fino a 50 ettari, anche se dalle ultime informazioni la superficie di bosco distrutta dalle fiamme sarebbe fortunatamente inferiore, una ventina di ettari circa), gli operatori hanno lavorato per tutta la giornata per spegnere i moltissimi focolai ancora attivi, scavando in molti casi per trovare le braci ancora attive sotto il terreno. In quelle ore, tra i molti al lavoro nei boschi sopra Marlengo c'erano anche Michael e Tamara, padre e figlia in forza entrambi nei vigili del fuoco come volontari.

Per molti i lavori sono proseguiti ininterrottamente per quasi un giorno ma in ogni caso, anche a notte inoltrata e al freddo tra la neve, i sorrisi sui volti dei volontari non sono mai mancati.

Grazie ai loro sforzi, nel giro di nemmeno ventiquattro ore il rogo è stato definitivamente riportato sotto controllo. Non si sono però fermati gli sforzi (che continuano tutt'oggi) per spegnere le fumarole e inumidire terreno e piante.

Il giorno successivo (ieri, lunedì 6 febbraio), i volontari hanno continuato con le operazioni di bonifica. Il tutto è stato documentato dai numerosi scatti condivisi sui social dagli stessi pompieri e nei quali, nonostante la stanchezza e le difficoltà nel portare avanti i lavori, traspare costantemente la gioia e la soddisfazione dei molti che hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona per la comunità.

"Nonostante il grande lavoro dei vigili del fuoco - ha scritto sui social l'Unione provinciale - è importante non perdere il buonumore!". E così qualcuno ha addirittura deciso di utilizzare una vecchia Vespa 50 per muoversi lungo le strade forestali della zona e portare avanti le operazioni di spegnimento e bonifica.

Operazioni, come detto, che proseguono tutt'oggi (anche con l'intervento degli elicotteri), tra qualche gustosa pausa con torte e dolci forniti dalla popolazione. “Con orgoglio – è il messaggio lasciato dai pompieri – possiamo dire che l'intervento di tutte le forze in campo è stato eccezionale, e in particolar modo ha funzionato il volontariato della protezione civile e di tutte le altre organizzazioni coinvolte”.