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A Castellucchio bretella per aggirare il centro: gli esperti al lavoro sullo studio di fattibilità

Bypasserebbe il paeseda nord. Parte del tracciato è già nel Pgt. Stanziati i fondi per il progetto, è caccia alle risorse per la realizzazione

CASTELLUCCHIO. Lo scorso giugno, una donna era stata travolta da un camion mentre andava al mercato. Era mattina, c’era luce, si trovava nel centro del paese. Attraversava sulle strisce pedonali. Il suo caso tragico aveva riportato l’attenzione del Comune sull’emergenza del traffico pesante e sulla necessità di una bretella. Che ora è sempre meno un miraggio: il Comune ha affidato a un pool di professionisti, lo studio Squassabia di Mantova, la realizzazione di uno studio di fattibilità dell’opera. Una sorta di tangenziale, che dovrebbe bypassare il centro abitato da nord, sollecitata anche dalla minoranza in consiglio comunale, che la scorsa settimana aveva presentato un’interpellanza per capire a che punto fosse il progetto.

«Abbiamo ottenuto, da Regione Lombardia, un finanziamento per poter procedere con lo studio di fattibilità - spiega il vicesindaco, Silvano Lini - Non appena avremo una bozza di progetto, la presenteremo alla comunità. Al momento esistono soltanto indicazioni di massima». Indicazioni che riguardano, soprattutto, la localizzazione del tracciato. «Castellucchio ha già una bretella sud, che sbocca sulla rotatoria del supermercato Conad. Proseguendo verso Rivalta sul Mincio per circa 500 metri, c’è un altro rondò già predisposto per il collegamento con la zona industriale del paese. Parte del tracciato, tra l’altro, è già presente nel Pgt (il Piano di governo del territorio) del Comune da dodici anni». Il collegamento con la zona industriale consentirebbe proprio la deviazione del traffico pesante: gli automezzi diretti alle aziende non sarebbero più costretti ad attraversare le strette vie del paese. Con benefici sulla tenuta del manto stradale, sulla sicurezza e sull’inquinamento da gas di scarico.

Dopo questa prima fase, il Comune dovrebbe, però, cominciare la caccia ai fondi. Il sindaco, Romano Monicelli, poco dopo l’incidente mortale di giugno, aveva azzardato qualche conto: secondo le sue stime, potrebbero bastare pochi milioni e tempi ragionevoli (all’incirca tre anni) per portare a termine i lavori. Provincia di Mantova e Regione Lombardia le porte alle quali il Comune potrebbe bussare per ottenere i fondi. Di altre risorse si è parlato, invece, nel consiglio di venerdì sera: una seduta tecnica nella quale sono stati sistemati i capitoli di spesa nel bilancio dell’ente alla luce dei finanziamenti contro la crisi energetica stanziati dal Ministero. 

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