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A Firenze arriva l'Earth Technology Expo

Nella città di Leonardo e del Rinascimento, negli ampi spazi della Fortezza da Basso di Firenze, dal 5 all'8 ottobre, l’Italia mette in mostra la sua straordinaria capacità di saper creare, innovare e utilizzare tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone, dell’ambiente e delle città, per la sorveglianza dallo spazio del territorio, per la conoscenza e il controllo del sottosuolo, mare, acque, aree boscate e ambienti urbani. Tutto questo e molto di più è quello che andrà in scena all'Earth Technology Expo di Firenze evento dedicato all’alta tecnologia e alla ricerca per salvare il pianeta.

In programma 70 workshop e atelier tecnologici con 350 esperti e scienziati, climatologi ed ecologisti, innovatori e inventori, imprenditori e investitori. Nel corso dell’evento si terrà anche la prima Conferenza sugli impatti climatici nell’area del Mediterraneo ‘Mare Climaticum Nostrum’, organizzata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, con i report scientifici più aggiornati del Centro Euromediterraneo sui cambiamenti climatici interfaccia dell’IPCC dell’Onu, il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, l’Ispra e la Fondazione Earth Water Agenda che ha promosso la candidatura italiana al World Water Forum e promuove la Expo.

In arrivo l’onda tecno Made in Italy da ammirare e toccare con mano, ad esempio negli spazi di «Io non rischio» della Protezione Civile con la sua «piattaforma terremoto», il simulatore di diversi grandi terremoti italiani che vibra garantendo quel po’ di terrore che serve a spingere la messa a norma antisismica delle abitazioni (tra i 4 e 5 milioni di edifici sul totale dei 14 milioni) con la mostra sulle soluzioni per l’edilizia sicura.

Si potrà indossare il nuovo casco hi tech dei Vigili del Fuoco e seguire le micro-telecamere a fibra ottica e ad infrarossi in grado di «vedere» il calore emesso da vittime di crolli, ascoltando i microfoni sensibili e guardando i microrobot che possono penetrare nelle più piccole cavità e anche per verificare lo stato di gallerie e reti fognarie, i geofoni e lifelocators che rilevano anche le vibrazioni più deboli e altre tecnologie.

Si potrà capire come funzionano le navi a idrogeno e a zero emissioni prodotte in Italia, lanciare lo sguardo dalle torri e dai tralicci “intelligenti” di Terna e di Inwit ormai infrastrutture anche per reti wireless che monitorano aree urbane o montuose anticipando problemi come le frane. Si verificheranno di persona i giganteschi passi in avanti nella modellistica meteo-climatica e nella sensoristica di controllo di infrastrutture, le mappe digitali dei sottoservizi urbani, le piattaforme tecnologiche per il monitoring del consumo di suolo e della qualità dell’ambiente e dell’aria. In più droni per l’agricoltura di precisione e 4.0 a risparmio idrico. Importanti anche i temi di e-mobility, energie pulite, green infrastructure, smart city con le soluzioni di Wind3 che, grazie alle applicazioni del 5G e della banda ultra larga, potranno essere realizzate.

ExpoMove sarà inoltre la prima e più completa esposizione delle applicazioni tecnologiche e dell’innovazione previste nelle linee guida del Next Generation EU. Cinque saranno le sessioni tematiche: Mobilità Privata; Mobilità Leggera & Ultimo Miglio; Sharing Mobility; Servizi Pubblici & Merci; Componentistica & Tecnologia. Tra gli espositori, aziende e start-up, tutte italiane, molto innovative che stanno strutturando un’offerta per il revamping di veicoli usati tradizionali sostituendo, a prezzi accessibili e contenuti, il motore endotermico con uno elettrico. Sarà presente anche il «Park Test Drive» con colonnine e wall box, da cui partire per provare gli ultimi modelli di auto elettriche su strada.

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