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A Rovereto arriva la scuola di arte bianca e pasticceria con nuovi spazi e la proposta del quinto anno da tecnico superiore della panificazione e della pasticceria

 Bisesti ha annunciato che la scuola nascerà all’interno del polo tecnologico Bic di Rovereto con partenza fissata già a settembre

ROVERETO. Pane e pasticceria: cresce l'interesse tra i giovani per l'arte bianca e quella che riguarda torte e dolci e infatti in Trentino si segna un più 10% di iscrizioni al percorso formativo che riguarda la panificazione. La conferma è arrivata dall'assessore alla cultura Mirko Bisesti in occasione  dell’assemblea annuale dell’associazione panificatori del Trentino riunita stamani a Villa Madruzzo che ha anche spiegato che all’interno del polo tecnologico Bic di Rovereto nascerà la nuova sede della scuola dedicata all'arte bianca con partenza fissata già a settembre e proposta formativa del quinto anno formativo professionalizzante di ‘tecnico superiore della panificazione e della pasticceria’.

“La centralità di questo settore tradizionale è confermata in maniera tangibile ogni giorno dai consumatori, che portano in tavola i prodotti della panificazione - ha osservato Bisesti, secondo il quale formazione fa sempre più rima con innovazione-  Per questo motivo abbiamo individuato all’interno del polo tecnologico Bic di Rovereto la nuova sede della scuola, con spazi nuovi e più moderni e macchinari all’avanguardia per un impianto produttivo completo che consenta di svolgere una formazione sempre più mirata”. Il via ai lavori è previsto per la prossima estate ed i laboratori potranno così accogliere gli studenti già a partire da settembre, con il nuovo anno scolastico che peraltro si aprirà con la nuova proposta formativa del quinto anno formativo professionalizzante di ‘tecnico superiore della panificazione e della pasticceria’.

L’assessore Bisesti - affiancato dal dirigente del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato - ha dunque evidenziato il grande lavoro compiuto dall’Associazione panificatori, nell’offrire prodotti tradizionali di alta qualità, nonostante le difficoltà legate a caro materiali ed energia, oltre che nel garantire la formazione sul campo ai giovani che entreranno nel mondo del lavoro. La Provincia è peraltro impegnata nella promozione di tutti i percorsi di istruzione, al fine di mettere in luce anche l’importante offerta nel campo della formazione professionale, con cui è possibile sostenere uno specifico esame Ifts e guardare oltre con un percorso universitario e di alta formazione.

Il presidente dell’Associazione panificatori Emanuele Bonafini ha espresso parole di soddisfazione: “E’ per noi importante poter contare su figure specializzate, in grado di conoscere e gestire le problematiche relative all’intero ciclo produttivo”. La nuova proposta formativa - promossa anche su sollecitazione dell’Associazione - sarà su misura per le aziende, con un quinto anno aperto a tutti, anche alle imprese che desiderano formare i propri dipendenti, e con un’alternanza di 500 ore. “Per reggere la concorrenza di un mercato sempre più aggressivo, sopperire alla carenza cronica di manodopera e tutelare l’immagine dei panificatori è necessario creare anche i presupposti per avere mano d’opera qualificata, ricambio generazionale e continuità nelle attività” ha concluso il presidente Bonafini.