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Addio al Cinema Apollo: al suo posto un locale di intrattenimento

Cronaca

Con la chiusura dell'Apollo sul territorio di Salerno restano tre soli cinema in attività: Fatima, San Demetrio e The Space

Un locale di intrattenimento al posto dell'ex cinema Apollo. Questa l'idea dei nuovi proprietari, che avrebbero già avviato i lavori per la riconversione della storica sala di via Vernieri. A lanciare per primo l'allarme il giornalista Carlo Pecoraro sui social network: "Mi è arrivata notizia che l'ex cinema Apollo di via Vernieri stia per cambiare destinazione d'uso e trasformarsi in un locale d'intrattenimento e svago (discoteca?). Spero che la notizia sia falsa e che l'antica sala cinematografica sappia resistere alla crisi di questi anni, casomai con un investimento che la trasformi in una multisala piccola e moderna".

Chiuso da anni

L'ex gestore Raffaele Vaglia ha fatto sapere a "La Città" che è stato impossibile riaprire "perché nell’edificio ci sono dei problemi strutturali, partendo dal tetto che è pericolante". "Abbiamo chiuso il nostro rapporto e restituito i locali ai proprietari" ha sottolineato Vaglia. E così chiude un'altra sala cinematografica del centro cittadino, che ora può contare sul San Demetrio e, allargando lo sguardo ad altre zone del territorio, sul Fatima di Pastena e sul The Space.  

Il commento

A commentare la chiusura della storica sala il regista salernitano Andrea D'Ambrosio: "Apprendo con grande amarezza dell'ennesima chiusura di una sala. Il cinema Apollo nel cuore di Salerno. Chiude per fare spazio ad un luogo di svago a quanto ho capito. Come se ormai la cultura e il pensiero fossero un optional, un qualcosa a cui si può rinunciare. Mentre in altre parti del mondo i cinema riaprono qui al Sud soprattutto chiudono. E ancora una volta l'assenza della politica è palpabile. In un cinema si sta insieme, si ride, si piange. C'è la visione collettiva di un sentimento. La meraviglia delle cose diceva Ettore Scola". "Oggi - conclude il regista di 'Due euro l'ora' - in un mondo sempre più individualista che ci vuole chiusi in casa su smartphone e tablet la sala resta un luogo di incontro di mondi e anime".

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