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Agenas boccia il Ruggi, Malan (Forza Italia): "La sanità va commissariata, De Luca ha delle responsabilità"

Politica

L'avvocato salernitano: "Innervosisce ancor più che i tempi di attesa magicamente diventino brevissimi nel caso in cui si opti per l’attività libero professionale, costringendo gli utenti a spese non indifferenti"

Dopo anche l’ultimo report dell’Agenas, che ha bocciato diversi ospedali italiani (tra cui anche il Ruggi d’Aragona di Salerno), anche Forza Italia chiede a gran voce che venga commissariata la sanità a livello regionale che, attualmente, è gestita direttamente dal governatore della Campania Enzo De Luca. 

Le critiche

Ad esprimersi, nel merito, è l’avvocato Sarel Malan (responsabile provinciale giustizia ed affari costituzionali degli azzurri): “L’Agenas ha illustrato con precisione quali siano i punti dolenti della sanità campana. Per quanto riguarda il Ruggi sono stati evidenziati gli enormi tempi di attesa per praticare qualsiasi esame o intervento chirurgico, soprattutto per i pazienti oncologici. Occorrono mesi anche per interventi “semplici” che riguardino patologie tanto banali quanto invalidanti. Pesa il pensionamento di tutta la vecchia guardia ospedaliera che aveva portato l’Azienda ad un notevole livello di qualità. Innervosisce ancor più che i tempi di attesa magicamente diventino brevissimi nel caso in cui si opti per l’attività libero professionale, costringendo gli utenti a spese non indifferenti. Le radici storiche di questo disastro hanno origine negli anni ottanta allorquando i responsabili politici e medici del Ruggi hanno cominciato a pensare ad una facoltà di medicina a Salerno. Questo processo è stato lungo e travagliato, viziato sin dall’origine dalla volontà di affidare tutto lo sviluppo e l’organizzazione alle due facoltà di medicina di Napoli. Tale scelta ha fatto si che Salerno divenisse una comoda sistemazione per una pletora di professori in esubero e senza prospettive di carriera a Napoli”.

Per il forzista Malan “l’arrivo di questi cattedratici, nonostante accordi precisi, ha comportato la graduale occupazione di tutte le posizioni apicali, a scapito di tutto il lavoro in emergenza/urgenza da sempre non preferito dagli universitari. Solo nei reparti di otorinolaringoiatria ed urologia non si è avuto il coraggio di scalzare gli eccellenti primari ospedalieri. Emblematica poi la condizione della torre cardiologica dove un’eccellenza nella cardiochirurgia come Severino Iesu è stato messo in condizione di lasciare l’Azienda. Un processo lungo decenni che costringe oggi i salernitani a sperare di non dover mai varcare le porte dell’ospedale cittadino”. Di qui la richiesta di commissariamento del settore: “Le responsabilità dell’On. De Luca, prima Sindaco di Salerno e poi Governatore della Campania, sono evidenti, ha assistito a questo processo di distruzione preoccupandosi di qualche titolo di giornale per l’approdo dell’Università di Medicina a Salerno e di qualche incarico dirigenziale per qualche suo fedele sostenitore. Purtroppo c’è solo da auspicare che la sanità campana venga di nuovo commissariata” conclude Malan.  

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