BELLUNO. In autunno, come accade ogni anno da ben 27 anni, Belluno torna ad essere un punto di riferimento per la cultura della montagna. Succede grazie a Oltre le vette - Metafore, uomini, luoghi della montagna, lo storico festival in programma dal 6 al 15 ottobre con una nuova edizione ricca di contenuti e spunti per riflettere sul rapporto che lega l’uomo alle terre alte. E quest'anno ci sarà una grande novità che riguarda anche il nostro giornale. Il Dolomiti sarà presente con tre appuntamenti dopo il successo ottenuto al Trento Film Festival con la rassegna curata in piazza Cesare Battisti, ''Un'ora per acclimatarsi''. Il format verrà ripreso a Belluno con ''palcoscenico'' fissato in piazza dei Martiri e tre appuntamenti: venerdì 13 ottobre, alle 19, sabato 14 ottobre, alle 11.30 e ancora sabato alle 19. L'obiettivo è confrontarsi insieme a diversi ospiti su temi di stringente interesse per il territorio e sulle diverse visioni di sviluppo.
Tre chiacchierate di un’ora, ciascuna incentrata su un argomento diverso, in cui si parlerà di montagne, clima, ambiente e società. Dialoghi a più voci (uno centrato sull'esplosione del turismo di massa sulle nostre montagne, uno sulla questione idrica dai bacini alle dighe senza dimenticare il Vajont e il terzo sul patrimonio boschivo, Vaia e l'impatto che sta avendo il bostrico nelle nostre foreste) in cui si leggerà il presente e si cercherà di immaginare il futuro, sia alla luce della crisi climatica, sia attraverso le trasformazioni culturali che possano modellare una prospettiva migliore per le terre alte.
Nel salottino all’aperto, insieme a Pietro Lacasella (Alto Rilievo - Voci di Montagna), Michele Argenta (Ci sarà un bel clima), Luca Pianesi (direttore de Il Dolomiti), Sofia Farina (Pow - Protect Our Winters) che hanno curato l’iniziativa, si alterneranno numerose personalità di rilievo, tra cui il giornalista e dottore forestale Luigi Torreggiani, l’alpinista Luca Vallata e il presidente del Cai Alto Adige Carlo Alberto Zanella.
Ma sono più di trenta gli appuntamenti in programma nella rassegna bellunese. Si spazierà dall'alpinismo all'ambiente, dalla letteratura alla geologia, dallo sport all'arte, coinvolgendo un pubblico eterogeneo e trasversale, e diversi luoghi, dal capoluogo ai suoi dintorni. La montagna dei sensi è il tema di quest’anno, che accompagnerà come un sottile filo rosso i tanti eventi in calendario che offriranno molteplici occasioni per indagare quale senso possa avere la montagna per chi la frequenta, la vive, la osserva.
C’è inoltre un altro argomento che avrà ampio spazio all’interno della rassegna. “La scrittura delle rocce” è l’evocativo titolo di un progetto che ha per protagonista la geologia, intesa come disciplina che ricerca nella terra la storia del passato fornendo elementi utili per capire il presente dei cambiamenti climatici e immaginare possibili scenari futuri. La rubrica, promossa insieme alla Fondazione Dolomiti Unesco, al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e al Museo Civico, prenderà forma con una serie di approfondimenti tematici e una mostra a Palazzo Fulcis (visitabile fino al 3 dicembre) incentrata sull’affascinante figura di Torquato Taramelli. A molti il nome potrà dire poco (in Val di Fassa, un rifugio porta il suo nome), eppure è stato uno dei padri della moderna geologia e sismologia italiani. A lui si deve ad esempio la prima carta geologica della provincia di Belluno e un’importante collezione di fossili, rocce e minerali che nel 1886 lasciò in dono al Comune di Belluno e che adesso, in occasione di Oltre le vette, verranno esposti al pubblico.
Anche quest’anno, Oltre le vette avrà uno scrittore in residenza: Enrico Camanni incontrerà il pubblico nel primo weekend del festival conducendo due passeggiate letterarie (sabato 7 e domenica 8 ottobre, alle 9), presentando il suo ultimo libro (sabato 8, alle 18) e dialogando con Paolo Costa, autore del libro “L’arte dell’essenziale” (domenica 8, alle 18).
La letteratura è da sempre un settore a cui il festival dedica ampio spazio, tanto da dar vita ad una rassegna nella rassegna - “Parole di carta e di montagna” - che porta a Belluno numerosi autori che interverranno a Belluno per presentare i propri libri in una nuova cornice, la sala dell’affresco di palazzo Bembo. Con un’eccezione: Marco Albino Ferrari arriverà a parlare del suo lavoro intitolato “Assalto alle Alpi” sul palco del Teatro Comunale (mercoledì 11 ottobre, alle 21), dove porterà in scena un appassionato monologo tratto dall’omonimo volume edito da Einaudi.
Un altro grande classico di Oltre le vette è la serata dedicata al cinema, in collaborazione con il Trento Film Festival. Quest’anno la data da segnare in calendario è quella di venerdì 13 ottobre, quando verranno proiettati tre film presentati a Trento durante l’ultima edizione. Si inizierà con Ripartire da zero, con protagonista l’esperienza di Omar Oprandi (che sarà presente in sala) e la sua impresa dopo un importante intervento. Seguirà il film Altavia 4000, su due amici che salgono tutte le cime più alte delle Alpi, e Mountain man, un film proveniente dal Bhutan che mostra una montagna silenziosa e deserta, ben diversa dalle nostre frequentate cime europee.
A proposito di film, importante è anche quello che verrà proiettato durante la serata di apertura del festival, organizzata in collaborazione con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi in occasione del trentennale. Venerdì 6 ottobre, alle 21, teatro Comunale si parlerà della gestione proattiva del lupo attraverso tecniche innovative e pionieristiche per il contesto alpino, con la prima visione bellunese di Lupo Uno, documentario dei registi feltrini Bruno Boz e Ivan Mazzon, opera vincitrice del premio della sede Rai di Trento come miglior documentario all’ultimo Trento Film Festival.
Tra gli eventi più amati dal pubblico, ci sono gli incontri dedicati all’alpinismo e all’avventura. L’ospite più atteso è Hervé Barmasse: l’alpinista e scrittore, dopo la sua partecipazione nel 2012, torna dunque a Oltre le vette per il gran finale del 15 ottobre, in una serata-evento organizzata in collaborazione con il Cai di Belluno, dal titolo “Oltre l’orizzonte”. Prima di lui, a calcare il palco del Comunale arriveranno altri nomi di richiamo. Martedì 10 ottobre sarà la volta dell’alpinista Alessandro Baù in un evento che si aprirà anche l’assegnazione del Premio Silla Ghedina per la miglior scalata in Dolomiti. Si parlerà di sorprendenti esplorazioni e straordinarie scoperte sotterranee con lo speleologo Filippo Felice (giovedì 12 ottobre alle 21), mentre si viaggerà tra scenari eccezionali grazie agli scatti catturati dalla macchina fotografica di Giovanni Mattiello (@wild_mattiello, su instagram), domenica 15 ottobre (alle 18), avventuroso biker.
Accanto agli eventi indoor, Oltre le vette propone diversi momenti all’aperto: oltre alle escursioni letterarie in compagnia di Camanni (sabato 7 in Nevegal e domenica 8 lungo il Cordevole, alle 9), e ai talk in piazza dei Martiri, domenica 15 ottobre (parco di Mussoi, alle 10) le famiglie potranno prendere parte ad un’originale passeggiata nella natura, con laboratori creativi condotti da Manuela Ruaben, insegnante trentina e educatrice specializzata in outdoor education.
Nel fitto calendario di Oltre le vette, c’è spazio anche per le mostre. Accanto a quella a carattere geologico allestita al Fulcis, ci sono due esposizioni a palazzo Bembo. Nelle sale al primo piano sarà ospitata la mostra Luoghi riflessi con le opere dell’artista Giorgio Vazza, alcune delle quali campeggiano nell’immagine ufficiale del festival. Al piano terra, invece, troverà posto l’esposizione fotografica Osservare per rigenerare – Sguardi, parole, visioni sul territorio, frutto di un laboratorio che ha coinvolto 15 giovani bellunesi nell’ambito del progetto Verve del dipartimento Tesaf dell’Università degli studi di Padova (inaugurazione domenica 8 ottobre, ore 11).
Ogni giorno, per tutta la durata del festival, il teatro comunale di Belluno sarà la sede di un evento serale. Oltre ai già citati, ci sono gli spettacoli, come l’attesissimo VajontS23. Il 9 ottobre, in concomitanza con il sessantesimo anniversario del disastro del Vajont, andrà in scena un’azione corale di teatro civile che coinvolgerà in simultanea oltre cento teatri in Italia e all’estero in un progetto promosso da Marco Paolini. Sabato 7 ottobre, a calcare il palco sarà invece Erica Boschiero con Sergio Marchesini e Vasco Mirandola, in un emozionante concerto che - tra musica, parole e immagini - offre una riflessione sull’allarme climatico con leggerezza, ironia e passione. Sabato 14 ottobre a intrattenere il pubblico sarà lo spettacolo teatrale tutto al femminile Anima, sii come la montagna… tratto dalle opere di Paolo Cognetti (Le otto montagne e L’Antonia), con Chiara Turrini e Beatrice Scartezzini (voci recitanti), Lorenza Anderle al pianoforte e la cantante Francesca Martinelli.
Il calendario della 27a edizione si aprirà con un prologo “fuori dal Comune” - si chiamano così, gli eventi lontani dal capoluogo - mercoledì 4 ottobre (al Museo Etnografico Dolomiti a Seravella di Cesiomaggiore, alle 18) e giovedì 5 ottobre, con un doppio appuntamento presso la biblioteca civica di Sedico. E proseguirà ben oltre il 15 ottobre, con un evento in programma il 28, dedicato alla speleologia nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, e un altro l’11 dicembre, in occasione della giornata internazionale della montagna, che avrà tra gli ospiti Luca Mercalli.
Oltre le Vette è una manifestazione del Comune di Belluno, organizzata con la Fondazione Teatri delle Dolomiti e con la collaborazione e il contributo di diversi partner, tutti intervenuti alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi a palazzo Fulcis: Camera di Commercio di Treviso - Belluno | Dolomiti, Fondazione Dolomiti Unesco, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il Cai di Belluno.
Il commento dell’assessore alla cultura del Comune di Belluno Raffaele Addamiano: “La 27esima edizione è di Oltre le vette è significativa e importante perché tratta un tema profondo, quello del senso da dare alla montagna. Una riflessione che deve puntare l’accento sul rispetto da rivolgere alla montagna e all’ambiente che ci circonda.”
“Siamo felici che ci sia Oltre le vette - ha affermato entusiasta Mara Nemela, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, che da anni sostiene il festival bellunese -. Invitiamo tutti a partecipare al festival, perché è una manifestazione che parla a tutti gli appassionati di montagna. Quest’anno abbiamo lavorato insieme sul tema della geologia, che è uno dei valori fondanti il riconoscimento delle Dolomiti quali patrimonio dell’umanità, per promuoverlo non come un argomento statico e legato al passato ma che anzi come un elemento che ci aiuta ad interpretare ciò che ci troviamo di fronte, a stimolare riflessioni sul futuro e sul cambiamento climatico e ci aiuta ad apprezzare più profondamente il paesaggio che ci circonda”.
Numerosi gli sponsor della rassegna, che con il loro contributo la supportano concretamente. Tra questi, l’azienda di abbigliamento tecnico Montura, la banca Prealpi – San Biagio - Banca di Credito Cooperativo, la holding DBA Group, l’agenzia di assicurazioni Allianz – Agenzia Belluno Centro, agenti Paolo Soravia e Francesco De Bon e l’azienda Sest – Luve.
Tutti gli eventi di Oltre le vette sono ad ingresso gratuito, con la possibilità di lasciare un’offerta libera a sostegno della manifestazione aderendo all’iniziativa di crowd funding Oltre le vette Spirit. La prenotazione online è sempre consigliata. Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.oltrelevette.it e sui social del festival.