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Assassinò la tata dei figli e svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan riconosciuto da un algoritmo

Assassinò la tata dei figli, cercò di strozzare la moglie e svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan riconosciuto da un algoritmo: sarà proprio lui l’assassino in fuga?

Assassinò la tata dei figli e svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan riconosciuto da un algoritmo
Assassinò la tata dei figli e svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan riconosciuto da un algoritmo

Assassinò la tata dei figli e svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan riconosciuto da un algoritmo

Assassinò la tata dei figli, cercò di strozzare la moglie, poi svanì nel nulla. Dopo quasi mezzo secolo, Lord Lucan sarebbe stato riconosciuto da un algoritmo: sarà proprio lui l’assassino in fuga?

Il volto di un uomo misterioso corrisponderebbe esattamente a quello dell’assassino scomparso.

Secondo un esperto di riconoscimento facciale, un uomo anziano che vive in Australia corrisponde sicuramente all’assassino in fuga Lord Lucan.

Lucan uccise una tata e scomparve dall’Inghilterra nel 1974. Il professor Hassan Ugail afferma che l’algoritmo che collega Lucan ad un uomo in Australia, sfocato per motivi legali, “non sbaglia mai”.

L’esperto informatico ha utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale per eseguire 4.000 controlli incrociati su sette foto, quattro di Lucan e tre del misterioso pensionato in Australia.

L’esperto, che ha identificato due dei russi dietro gli avvelenamenti di Salisbury Skripal, ha dichiarato che c’è stata una corrispondenza e non si tratta di un’opinione ma di un fatto scientifico e matematico.

Lunedì 7 novembre ricorreva il 48° anniversario del giorno in cui Lucan uccise la tata di famiglia Sandra Rivett.

L’aristocratico scomparve il giorno seguente. Gli amici sostennero che si era buttato da un traghetto che attraversava la Manica ma il suo corpo non fu mai ritrovato.

Lucan avrebbe ora 87 anni, la stessa età dell’anziano che vive in una cittadina alle porte di Brisbane, capitale dello stato del Queensland. È stato rintracciato dal figlio della Rivett, Neil Berriman, che ha passato nove anni a cercare di dimostrare che quest’uomo è Lucan. Ora, con queste nuove informazioni scientifiche, si augura che la polizia agisca di conseguenza.

L’analisi condotta da Ugail, professore di Visual Computing presso l’Università di Bradford, ha incluso misurazioni micro-millimetriche degli spazi tra i tratti del viso.

Una seconda azienda, un’autorevole società statunitense, ha eseguito gli stessi test ed è giunta alla stessa conclusione.

Il professore ricorda come la scienza e la matematica abbiano fatto in questi anni notevoli progressi ed oggi si possono confermare cose che sarebbero state impossibili solo cinque anni fa. Sono state confrontate migliaia e migliaia di persone e sono state letteralmente milioni le foto analizzate utilizzando l’algoritmo.

L’algoritmo confronta immagini di persone di etnie diverse, età diverse – l’unica volta che fallisce, afferma il professore, è quando si inseriscono gemelli identici. Ci vogliono solo pochi minuti per eseguire il confronto e il risultato è una percentuale, “un’indice di somiglianza”.

Due immagini esatte della stessa persona non produrranno mai una somiglianza del 100% perché ci sono diversi modi in cui vengono scattate, pixel e tutto il resto.

Ugail sostiene che tutto ciò che ha un indice di somiglianza pari o superiore al 75% è sicuramente la stessa persona. Quando ha accettato di occuparsi di quel riconoscimento visivo, il professore conosceva pochissimo il caso di Lord Lucan.

Lady Lucan, Veronica Bingham, fuggì dalla sua casa di Belgravia, nel centro di Londra, coperta di sangue il 7 novembre 1974. Raccontò che il marito, da cui era separata, aveva fatto irruzione in casa, aveva ucciso la baby sitter e aveva aggredito anche la ex moglie. Per impedirle di gridare, le aveva anche infilato la mano in bocca. Poi era sparito.

Al sicuro in un pub vicino, il Plumbers Arms, raccontò di aver sentito delle urla provenire dal seminterrato e di avervi trovato il marito.

Disse che lui l’aveva aggredita. La sua auto, con gli interni macchiati di sangue, fu poi trovata abbandonata a Newhaven, nell’East Sussex. Nel bagagliaio fu trovato un pezzo di tubo di piombo fasciato.

Nel 1975, una giuria d’inchiesta ritenne Lord Lucan, ex John Bingham, responsabile della morte di Sandra Rivett. Il suo corpo fu trovato nella sua casa. Lucan è stato dichiarato legalmente morto nel 2016.

Il Prof. Ugail ha raccontato come il suo sistema di riconoscimento facciale sia frutto di anni di lavoro, 15-20, condiviso con molte persone nel suo laboratorio, colleghi accademici e dottorandi. Sono stati stanziati milioni di sterline per la ricerca sul visual computing di cui si stanno occupando e di cui fa parte questo algoritmo di riconoscimento facciale. Il denaro proviene in parte dal governo e dagli enti che assegnano borse di studio per la ricerca, come l’Engineering Physical Sciences Research Council e anche dall’UE.

Dopo gli avvelenamenti di Salisbury, che hanno preso di mira Sergei Skripal e sua figlia Yulia nel 2018, il Prof. Ugail ha stabilito che un sospetto che si faceva chiamare Alexander Petrov era, in realtà, l’agente russo Dr. Alexander Yev-genyevich Mishkin.

Un altro, che si faceva chiamare Sergej Fedotov, è risultato essere Denis Sergeev, anch’egli in forza all’agenzia russa GRU.

Il professor Hassan Ugail è talmente rispettato nel suo campo che gli è stato chiesto di testimoniare per un documento ufficiale sulla tecnologia di riconoscimento facciale per il governo.

Ha contribuito all’identificazione dei sospetti nel caso del giornalista saudita Jamal Khashoggi, assassinato nel 2018.