Belluno, l’artigiano ha perso i macchinari messi in vendita. Il truffatore potrebbe aver già colpito anche in Alpago. Indagano i carabinieri
BELLUNO. Assegni cabrio per offerte speciali. Attrezzature per pasticceria e gelateria nel quartiere cittadino di Cavarzano e una moto in Alpago. Totale: circa 25 mila euro. Non capita spesso, in giro per i siti internet, che il truffato sia il venditore. In tribunale, di solito è il cliente a ordinare un qualsiasi articolo, ricaricare una Postepay e non ricevere niente, al massimo, un mattone al posto del lettore di blu-ray a buon mercato.
Le truffe sono state consumate nel fine settimana, quando le banche sono chiuse, preferibilmente nel tardo pomeriggio del venerdì e stanno indagando, non senza difficoltà, i carabinieri del Comando di Belluno. Un artigiano cavarzanese ha messo in vendita tutto il necessario per la produzione del gelato e dei macchinari per il confezionamento di pasticcini.
Costo dell’operazione sui 20 mila euro e, con una certa sorpresa da parte sua, non ha faticato a trovare un cliente interessato, malgrado il prezzo impegnativo. Ci sono stati dei contatti preliminari, prima della fissazione di un appuntamento di persona, davanti al laboratorio. Il cliente si è presentato a bordo di un furgone con un abbigliamento elegante e un atteggiamento distinto. Niente che potesse far pensare a una truffatore. Ha firmato degli assegni, caricato la merce nel cassone e se n’è andato.Era troppo tardi per andare a incassare la somma e il venditore ha dovuto aspettare lunedì mattina, quando la cassiera della banca ha fatto un rapido controllo, scoprendo che si trattava di un pezzo di carta straccia, dal momento che mancava completamente di copertura economica. Un assegno scoperto. E nulla di concreto in mano per poter risalire a chi li aveva firmati. Al numero di cellulare non rispondeva più nessuno e il furgone potrebbe essere di chiunque.
Un alpagoto, invece, aveva messo in vendita una motocicletta a un prezzo senza dubbio interessante, nonostante fosse usata e avesse ormai qualche anno di vita. Il meccanismo del raggiro è stato lo stesso. Contatto, incontro, assegno, ritiro della merce e «mi stia tanto bene». Era di nuovo venerdì pomeriggio, ma sarebbe stato lo stesso di sabato e l’ex proprietario ha potuto rivolgersi alla banca solo alla sua riapertura. Risultato: un altro assegno bucato. Dopo le denunce, i militari hanno avviato le indagini. C’è il sospetto che, dietro le truffe, ci sia un unica persona, che però non è ancora stata individuata. —