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Attività domestiche, le donne ogni giorno vi dedicano quasi 3 ore più degli uomini

Ogni giorno, le donne dedicano alle attività domestiche – alla cura della casa e della famiglia – 2 ore e 47 minuti in più rispetto agli uomini. Nemmeno la pandemia ha modificato l’indice di asimmetria calcolato dall’Istat, che misura quanta parte del tempo dedicato da entrambi i partner al lavoro domestico è svolto dalle donne: il suo valore è ancora fermo al 62,6% per le donne tra i 25 e i 44 anni in coppie in cui entrambi i partner lavorano (media 2020/21). Va ancora peggio quando i figli sono piccoli.

Il gender gap, però, – come conferma la scienza – è solo una questione culturale. Secondo l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la scuola è lo spazio ideale per abbattere precocemente gli stereotipi di genere: immagini, linguaggi ed espressioni quotidiane costruiscono ruoli che condizionano bambini e bambine e che influenzano le aspettative di genere in termini di istruzione, lavoro e di scelte di vita. Ma questi stereotipi possono anche arrivare a intersecarsi con altre forme di discriminazione e, addirittura, sfociare in fenomeni di violenza. 

Negli ultimi due anni, l’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo (Aidos) ha realizzato in Italia 29 corsi di formazione, che hanno coinvolto più di 700 persone, in modo che circa 10 mila minori possano beneficiare di contesti educativi più attenti all’inclusività, senza subire l’influenza delle aspettative di genere. «Secondo i dati del Global Gender Gap Report ci vogliono ancora 132 anni prima di raggiungere l'uguaglianza di genere», spiega Maria Grazia Panunzi, presidente di Aidos. «Per questo è importante lavorare con le giovani generazioni e con il personale educativo per accelerare il processo di cambiamento e costruire da subito una società più equa e più giusta». 

Aidos sta lavorando per un’educazione libera dagli stereotipi di genere insieme a Swiffer, marchio per la pulizia dei pavimenti e la rimozione della polvere, che devolve una parte della vendita dei suoi prodotti per aiutare l’associazione a creare una scuola aperta alla diversità. Insieme hanno realizzato una guida per costruire l’uguaglianza di genere in ambito educativo. Ecco i consigli per trasformare le attività domestiche in un gioco di squadra.

Puntare sulla squadra

Ogni sport ha le sue regole: la casa è il campo di gioco, le vittorie si conquistano portando a termine le attività, la famiglia è la squadra. E non esiste squadra con un solo membro in campo e gli altri sul divano a guardare il match davanti alla TV!

Individuare i ruoli

Le migliori vittorie arrivano quando si valorizzano doti e aspirazioni di ogni membro del team. Importante quindi parlare con serenità, proporre, scegliere: a ognuno il proprio incarico, in base ad età, predisposizione e gusti. E no: il genere non è un criterio di scelta! Chi è l’attaccante del disordine? Chi il/la velocista del reparto spesa al super? Chi il/la playmaker in cucina? E chi fa da alzatore/alzatrice, di massima precisione, tra docce e vasche da bagno?

Concordare i turni: cose da fare, a chi tocca e quando

Definiti gli incarichi, si passa ai turni: diversità e armonia le chiavi per organizzare il calendario e distribuire i compiti nel corso della settimana. Con una buona dose di realismo e senza dimenticare le parole chiave: flessibilità e aiuto reciproco! Tutte e tutti abbiamo bisogno di un bell’assist di tanto in tanto! Ma attenzione: aiutare non significa sostituirsi all’altra/o sempre e comunque. Se poi un compito proprio non piace, potete darvi il cambio. Scegliete infine alcuni compiti da condividere e aiutatevi reciprocamente. E condividete soprattutto anche il «carico mentale», stimolando l’autonomia nella gestione integrale dei compiti che ognuno/a ha assunto individualmente. Date consigli quando serve, ma non «supervisionate» il lavoro dell’altro. E ricordate: nella squadra si incoraggia sempre e non si giudica mai!

Scegliere gli strumenti giusti

Avete mai visto un calciatore correre coi tacchi? O una pallavolista giocare con una palla da bowling? No vero? Ogni sport richiede la giusta attrezzattura. E così anche i match di casa. Scegliere gli strumenti giusti per ogni schema di gioco e per ogni giocatore e giocatrice è fondamentale per rendere i compiti meno faticosi e lunghi. Scegliendo strumenti efficaci ma di semplice utilizzo, sarà più facile coinvolgere tutte e tutti, ad ogni età!

Celebrare le vittorie

Soprattutto quelle raggiunte grazie all’impegno comune. Apprezzate sempre il lavoro di tutta la squadra: prendersi cura della propria casa è sì un dovere, ma, del resto, la gioia di una vittoria sta tutta nella soddisfazione di poter dire: «Questo l’ho fatto io!». Quindi, ringraziatevi e fatevi sempre complimenti. Renderà la squadra più unita e affiatata.