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Autonomia, il ddl approvato in Cdm all'unanimità. Calderoli: "Giorno storico, approvato entro il 2023"

Salvini: "Altra promessa mantenuta". Ma l'opposizione attacca: "La Lega vuole spaccare in due l'Italia"

Autonomia, il ddl approvato in Cdm all'unanimità. Calderoli: 'Giorno storico, approvato entro il 2023'

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il ddl Calderoli sull'autonomia differenziata. Dopo il voto è scattato l'applauso, riferiscono all'Adnkronos alcuni presenti alla riunione, in corso a Palazzo Chigi. "Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola", il commento, a quanto si apprende, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Cdm. Mentre il vicepremier e ministro Matteo Salvini dopo l'approvazione del ddl sull'autonomia ha inviato un messaggio nelle chat dei parlamentari e dei consiglieri regionali della Lega: "Efficienza, merito, innovazione, lavoro, più diritti per tutti i cittadini in tutta Italia, meno scuse per i politici ladri o incapaci. Autonomia approvata in Consiglio dei ministri, altra promessa mantenuta", recita il testo a quanto si apprende da fonti parlamentari.

Calderoli: "Giorno storico"

Di "un giorno storico" parla il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. "Una riforma necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia - afferma - è un treno che può correre se ci sono regioni che fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali".

"Alla fine del 2023 - annuncia poi in conferenza stampa - dovremmo avere in porto l'approvazione della legge'', dei Lpe e "dei costi dei fabbisogni standard. Mi auguro che all'inizio del 2024 inizieremo a considerare l'aspetto delle richieste e delle intese" con le Regioni.

Zaia: scelta di modernità

"E' una giornata storica, non è la fine ma l'inizio di un percorso. Il mio plauso va al governo, alla premier Meloni, al ministro Calderoli e a tutto il governo, perché" il via libera al ddl sull'autonomia differenziata "non è solo una grande riforma rispettosa della Carta, ma anche un gesto di grande coerenza e rispetto dell'elettorato", dice il governatore del Veneto, Luca Zaia, commentando a caldo il via libera del Cdm al disegno di legge sull'autonomia differenziata. "Ringrazio Salvini che si è speso politicamente e ha portato avanti questa partita", aggiunge.

"E' una scelta di modernità, di efficienza e di responsabilità - si dice convinto Zaia - delle quali tutto il Paese gioverà. Il nostro modello non è un centralismo distruttivo, ma un federalismo inclusivo che non mina assolutamente l'unità" del Paese. La riforma "non lascia indietro nessuno, perché il centralismo è centrifugo e il federalismo è centripeto. Grandi paesi come la Germania e gli Usa, che hanno modelli federalisti maturi e importanti, vengono percepiti per la loro unità e coesione nazionale. Adesso pancia a terra e lavoriamo per il bene dei cittadini".

Per il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio "inizia oggi il percorso di riforma dello Stato, che avevamo promesso in campagna elettorale. Con l'approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge sull'autonomia proposto dal ministro Calderoli - sottolinea - la maggioranza pone la prima pietra di quell'Italia federale che è da sempre tra gli obiettivi fondativi della Lega".

"Finalmente diamo una prima risposta ai cittadini di Lombardia e Veneto, che con i referendum del 2017 ci avevano chiesto di poter gestire sul territorio alcuni importanti servizi", prosegue il senatore leghista. "Sappiamo che c'è ancora strada da fare, ma non siamo mai stati così vicini al raggiungimento di questo traguardo". "Il testo approvato oggi contiene importanti garanzie per tutto il Paese, da Nord a Sud. Con la definizione dei Lep, infatti, tutti i cittadini potranno finalmente contare su standard di qualità minimi, che le Regioni o lo Stato dovranno garantire in settori importanti, come istruzione e trasporti. Altro che spaccare l'Italia, così potrà fare un passo avanti tutta insieme", conclude Centinaio.

L'opposizione furiosa: la Lega spacca in due l'Italia

Dal fronte del M5S il leader Giuseppe Conte attacca: "La patriota Meloni paga a Salvini la tassa per tenerlo in maggioranza e di fatto svende l'unità d'Italia per qualche punto percentuale in più in vista della competizione alla regione Lombardia e nel Friuli Venezia Giulia in prospettiva". 

"La bozza Calderoli sull’autonomia differenziata approvata in Consiglio dei ministri è irricevibile e noi siamo pronti alla mobilitazione perché non è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni, cosa clamorosa e incredibile, e perché è un’autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il Paese”, afferma Stefano Bonaccini, candidato segretario del Pd. Anche per Roberto Speranza "l’autonomia differenziata è un disegno che spacca l’Italia e accresce le diseguaglianze. Indicativo che venga portata in Cdm a pochi giorni dalle elezioni in Lombardia. Conta più la propaganda che il rispetto delle Istituzioni". Scrive su Twitter. Di "una misura che divide il Paese, varata scavalcando ogni confronto con Regioni e Parlamento. Una fuga in avanti inaccettabile", scrive su Twitter anche Chiara Gribaudo. "Serve un confronto, ha ragione Elly Schlein, le Regioni del Sud e quelle a guida PD chiedano subito una convocazione urgente della Conferenza Stato-Regioni”, aggiunge.

Per il leader del Terzo Polo Carlo Calenda "l’approvazione del ddl Autonomia in Cdm è l’ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull’assetto istituzionale dello Stato. Questa roba - scrive in un tweet - arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali".