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Azienda energetica restituisce un miliardo di extraprofitti ai suoi clienti

Caro bollette / Francia

A beneficiare della misura annunciata dal gestore della rete elettrica francese Rte saranno soprattutto le aziende che forniscono famiglie e imprese, ma anche la grande industria energivora

L’azienda Rte, che gestisce la rete elettrica francese, ha annunciato che stanzierà almeno un miliardo di euro a favore dei suoi clienti dal momento che i suoi ricavi sono aumentati vertiginosamente durante la crisi energetica europea. I clienti beneficiari del contributo saranno soprattutto altre aziende che forniscono elettricità a imprese e famiglie o grandi industrie energivore, come gli stabilimenti chimici, i siti di lavorazione di metalli o acciaio e le fabbriche di carta e cartone.

Il contributo, che si ritiene possa alleggerire la pressione anche su aziende e famiglie, verrà erogato all’inizio del prossimo anno. L’azienda di proprietà statale ha fatto sapere che ‘renderà’ inizialmente un miliardo ai propri clienti, ma la cifra potrebbe anche salire a un miliardo e mezzo.

La mossa arriva mentre cresce la pressione dell’opinione pubblica per l'introduzione di una tassa a livello europeo che vada a colpire i cosiddetti extraprofitti, ovvero le entrate inattese registrate dalle società energetiche dopo che i prezzi sono esplosi a partire dall'invasione russa dell'Ucraina.

Laurent Martel, il direttore finanziario di Rte, ha anticipato all’agenzia Afp che circa 130 milioni di euro messi a disposizione dall’azienda andranno a 380 acquirenti dell’industria più energivora. Ma circa il 90% del contributo andrà agli operatori delle reti locali il cui compito è quello di colmare il divario tra quanto fornito dalla Rte e l’elettricità richiesta dagli utenti finali, dalle aziende alle famiglie.

I ricavi di Rte - ha fatto notare la stampa francese - quest'anno sono stati particolarmente elevati grazie alle tariffe pagate per utilizzare i suoi cosiddetti "interconnector" oltre i confini nazionali. L’azienda si è sostanzialmente arricchita grazie all’aumento vertiginoso del prezzo del gas accompagnato dalla relativa stabilità dei prezzi dell’energia proveniente dalle numerose centrali nucleari francesi. Di qui la scelta di fare qualcosa per alleviare la pressione sull’economia locale.

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