La piccola Fatima è precipitata lo scorso gennaio dal balcone di una palazzina a Torino. Il processo si aprirà in corte d'assise il 25 gennaio
È stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario aggravato Mohssine Azhar, il 32enne di origine marocchina chiamato in causa per la morte di una bambina di tre anni precipitata, lo scorso gennaio, dal balcone di una palazzina a Torino, in via Milano. Il processo si aprirà in corte d'assise il 25 gennaio. La bambina, di nome Fatima, era la figlioletta (nata da una relazione precedente) della giovane donna con cui il 32enne aveva un rapporto sentimentale.
Secondo la procura, l'uomo la gettò volontariamente dal balcone perché aveva litigato con la ragazza: sono state contestate anche le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi. L'uomo ha sempre detto che si è trattato di un incidente: la piccola le cadde dalle braccia mentre stavano giocando, secondo la sua versione. Il 32enne rischia fino a 30 anni, l'ergastolo.
"È pronto ad assumersi le proprie responsabilità, ma confida che il processo giunga a una conclusione il più aderente possibile rispetto a quanto accadde quel giorno: non fu un gesto deliberato. Ci batteremo perché venga riconosciuta la fattispecie colposa, e non la volontarietà", ha spiegato il suo difensore, l'avvocato Alessandro Sena.
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