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Belve non è più quello di prima. Ma va bene anche così

Capita spesso che un programma parta in un modo e finisca in un altro. Succede perché cambiano le esigenze, si addomesticano i registri e si tentano nuove strade, pur conservando traccia del progetto originale. Belve, il programma di interviste prodotto da Fremantle e condotto da Francesca Fagnani, ha attraversato un po' tutte la fasi: da quella in cui si faceva fatica a reclutare ospiti pronti a rispondere alle domande più scomode senza poterle leggere prima a quella in cui Belve è diventato Bestie, oggetto di mille parodie che non hanno potuto che giovare sia alla reputazione del programma che a quella della conduttrice, diventata da volto d'èlite a nome pop riconoscibile da tutti. Gli appassionati del primo Belve, quelli che, per intenderci, lo seguivano prima sul Nove e poi in seconda serata su Rai2, non possono non aver notato, però, un cambio di passo e di graffio, perché le interviste si sono flesse verso un tipo di ritualità alternativa.

Fabrizio Corona e Francesca Fagnani

Fabrizio Corona e Francesca FagnaniMaurizio D'Avanzo / ipa-agency.net

Certo, ci sono sempre le domande cardini di Belve - «Che belva si sente», «Mi dica una bella belvata che ha fatto e che rivendica» -, ma è cambiato il modo di incalzare l'intervistato da parte di Francesca Fagnani. Se prima, sapendo di trovarsi al cospetto di una vera belva, cercava di non darle tregua finché non otteneva una risposta, oggi si accontenta di una mezza frase, comunque soddisfatta al pensiero che degli ospiti di primo piano abbiano accettato di sedersi su quello sgabello. Prima non era così: Belve selezionava gli ospiti perché erano davvero dei nomi selvatici al pari delle Morgane raccontate da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri - tant'è che erano quasi solo donne -. Negli anni abbiamo visto, tra le altre, Annamaria Bernardini De Pace, Giuliana De Sio, Marina Cicogna, Simona Ventura, Giorgia Meloni, Mara Carfagna, Daniela Santanché: tutti nomi forti che sono valsi a Belve la fama di un programma implacabile e senza peli sulla lingua.

Francesca Fagnani

Francesca FagnaniMaurizio D'Avanzo / ipa-agency.net

Le cose sono cambiate nel 2023 con lo sbarco in prima serata: è in quel momento che Belve si trasforma e decide di accogliere nella sua schiera non solo delle vere belve, ma dei nomi di richiamo per il grande pubblico, come Giacomo Urtis, Bianca Balti e Gabriel Garko. Per diventare pop e andare incontro al gusto popolare, Francesca Fagnani registra delle interviste più pulite e meno graffianti, scegliendo, anche per via dei contratti con gli ospiti, di non andare a fondo come avrebbe fatto un tempo. Capita, quindi, che le domande ad Anna Oxa si fermino alla superficie, ma anche che a Stefano De Martino, che da Belve è uscito come un gigante, siano state risparmiate domande su molte questioni spinose che il Belve di una volta non avrebbe avuto paura di affrontare, come il gossip su un presunto flirt con Alessia Marcuzzi e il rapporto con Luna Marì, la figlia che Belén Rodriguez ha avuto con Antonino Spinalbese. È innegabile che Belve abbia sacrificato parte del suo spirito originale per la consacrazione pop ma, visto che parliamo sempre di una professionista come Francesca Fagnani e di una formula che comunque si sforza di spezzare il rito dei salotti televisivi pettinati e accomodanti, a noi va benissimo anche così.