Il Consiglio Comunale di Seregno ha deliberato l’acquisizione di 23 beni immobiliari che erano stati sequestrati alla criminalità organizzata. Nove appartamenti, un attico e 13 box, tutti ubicati in via delle Grigne. Un percorso iniziato nel 2015 con la confisca di questi beni che ora il Comune intende destinare ai cittadini in difficoltà.
“Il comune nell’ultimo anno ha partecipato a due manifestazione di interesse per acquisire questi beni. Il percorso è andato a buon fine e si è chiuso adesso. A Seregno ci sono 47 beni confiscati, praticamente uno per ogni isolato. Finalmente potremo destinare questi beni all’emergenza abitativa. Un significato simbolico importante perchè la comunità di riprende la sua parte laddove la criminalità organizzata aveva tessuto le sue fila. A Seregno non c’è posto per queste realtà illegali. Questo non è un punto di arrivo ma di partenza” ha spiegato il sindaco Alberto Rossi.
2 milioni di euro: questo il valore complessivo dei beni che un tempo erano a disposizione della criminalità di stampo mafioso. 47 beni, più di uno ogni mille abitanti. A gestirli è l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata (ANBSC), e possono una volta terminato il processo di confisca, essere destinati agli enti locali, purché siano utilizzati per finalità istituzionali, sociali o economiche.
