Como
A due settimane dalla morte della piccola di 18 mesi, il colpo di scena: in manette l’uomo che era con lei al momento della morte, è un 25enne, operaio romeno. Aveva detto che la bimba si era tirata in testa una stufetta mentre giocava
di Anna Campaniello
Aveva raccontato che la bimba della sua compagna, 18 mesi appena, giocando nella loro casa di Cabiate si era tirata una stufetta in testa. Un incidente domestico che si era rivelato fatale per la piccola, trasportata d’urgenza all’ospedale di Bergamo e morta poco dopo. A distanza di quasi due settimane, sabato mattina i carabinieri hanno arrestato il giovane che accudiva la bimba l’11 gennaio scorso, accusato di maltrattamenti con esito mortale ma anche di violenza sessuale. L’uomo, 25enne romeno, operaio, compagno della mamma della bimba morta, avrebbe maltrattato in più occasioni la piccola e avrebbe anche abusato sessualmente di lei. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Cantù, che da giorni lo tenevano sotto controllo. A portare alla svolta nelle indagini è stata l’autopsia sul corpo della bimba, che avrebbe rivelato lesioni compatibili con abusi sessuali, oltre che con maltrattamenti. Il 25enne è stato arrestato a casa della madre a Lentate sul Seveso. La mamma della bimba non avrebbe sospettato nulla mentre il 25enne sarebbe rimasto impassibile davanti ai militari dell’Arma che lo hanno arrestato.