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Bologna, andavano a rapinare le Poste in taxi: tre arresti

La "banda", hanno ricostruito i carabinieri, durante i colpi manteneva calma e aplomb tali da non destare sospetti al tassista, ignaro ed estraneo ai reati, che li portava sul posto credendo di fare una corsa 'normale' e poi li aspettava per la fuga.

Bologna, andavano a rapinare le Poste in taxi: tre arresti
Bologna, andavano a rapinare le Poste in taxi: tre arresti

Bologna, andavano a rapinare le Poste in taxi: tre arresti (foto Ansa)

Andavano a rapinare le Poste in taxi. Ora dopo le indagini dei carabinieri sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere tre uomini, un albanese di 30 anni e due italiani di 46 e 42 anni. Due sono già ristretti nel penitenziario di Bologna, uno è ai domiciliari a Bologna. Sono ritenuti responsabili della rapina commessa il 2 agosto presso l’ufficio postale di Bagno a Ripoli ma ci sono sospetti che abbiano fatto anche un’altra il 29 luglio a Impruneta, nel comune confinante.

Le indagini

La “banda”, hanno ricostruito i carabinieri, durante i colpi manteneva calma e aplomb tali da non destare sospetti al tassista, ignaro ed estraneo ai reati, che li portava sul posto credendo di fare una corsa ‘normale’ e poi li aspettava per la fuga.

Nella rapina del 2 agosto risulta dalle indagini che due degli arrestati avrebbero materialmente effettuato il “colpo” all’ufficio postale, mentre il terzo sarebbe rimasto a fare il palo a bordo di un taxi il cui autista era completamente all’oscuro di quanto stava accadendo. Terminata la rapina i due avrebbero raggiunto il terzo compagno e tutti insieme, mantenendo rigoroso silenzio per non allarmare il tassista facevano rientro a Firenze in zona piazza Beccaria. Gli investigatori, dopo aver individuato il taxi e ricostruito il percorso, hanno passato al vaglio le telecamere del comune di Firenze. Nei giorni successivi, i due sono stati arrestati in flagranza a Casalecchio del Reno (Bologna) per una rapina perpetrata con le stesse modalità. Grazie alle rivelazioni di questi due durante gli interrogatori, i carabinieri avrebbero identificato il terzo complice, finito in manette a ottobre.

I carabinieri, durante una perquisizione nella sua abitazione elementi utili a ricostruire il suo coinvolgimento nella rapina, avrebbero rinvenuto anche un ingente quantitativo di droga. Nei colpi minacciavano gli impiegati con un taglierino. A Bagno a Ripoli portarono via 690 euro. Nella rapina Impruneta furono rapinati 800 euro.