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Alla fine di luglio i debiti non pagati di Hengda Real Estate, la principale controllata domestica, erano circa 277,5 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari), con 1.931 cause legali pendenti
25 settembre 2023
Evergrande crolla alla Borsa di Hong Kong (-25,45% a 0,41 dollari di Hk) dopo aver dichiarato in un file al listino dell’ex colonia britannica che, in vista dell’indagine di Hengda Real Estate Group, la sua principale controllata domestica, «non è stata in grado di soddisfare i requisiti per l’emissione di nuovi bond». L’unità di Evergrande era stata indagata dall’autorità cinese di regolamentazione dei titoli per sospetta violazione della divulgazione di informazioni. Alla fine di luglio, i debiti non pagati di Hengda Real Estate erano circa 277,5 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari), con 1.931 cause legali pendenti.
La Borsa di Hong Kong è così tornata agli scambi in territorio negativo, anche in scia alle perdite di venerdì di Wall Street e dei timori su nuovi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve: l’indice Hang Seng cede nelle prime battute l’1,08%, scivolando a 17.861,70 punti.
Negative anche le Borse cinesi: l’indice Composite di Shanghai cedeva nei primi minuti di contrattazione lo 0,16%, a 3.127,50 punti, mentre quello di Shenzhen perdeva lo 0,17%, a quota 1.910,33.
La Borsa di Tokyo invece ha iniziato la prima seduta della settimana con il segno più, con gli investitori che tornano sul mercato dopo la fase ribassista che ha visto l’indice di riferimento perdere 1.000 punti in tre giorni, e il nulla di fatto della Banca centrale del Giappone (BoJ) in termini di politica monetaria. In apertura il Nikkei segnava una variazione positiva dello 0,29% a quota 32.497,87, e un aumento di 95 punti. Sul fronte valutario le aspettative di un aumento del differenziale dei tassi di interesse con gli Stati Uniti torna a pesare sullo yen, che si indebolisce sul dollaro a 148,40, e a 158,10 sull’euro.
Lo sviluppo della vicenda Evergrande apre un nuovo fronte per l’azienda più indebitata del mondo (oltre i 300 miliardi di dollari), appena una settimana dopo che la polizia ha arrestato alcuni dipendenti della sua unità di gestione patrimoniale, facendo crollare le sue azioni e aumentando la pressione sui piani di ristrutturazione del gruppo di Shenzhen. All’inizio del mese, Evergrande ha riferito di aver ritardato la decisione sulla ristrutturazione del debito offshore a ottobre per consentire ai detentori del suo debito più tempo per considerare la sua proposta.