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Borse in rosso dopo le proteste “zero Covid” in Cina. Petrolio ai minimi da un anno

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

A Piazza Affari crolla Tim dopo le indiscrezioni secondo cui Cdp non procederà alla presentazione di una offerta entro fine mese per la rete dal momento che il governo Meloni sta valutando altre strade per il riassetto del gruppo delle tlc

di Andrea Fontana

28 novembre 2022

“Yen, Franco svizzero e oro per contrastare le incertezze”

Avvio in rosso anche per le borse europee dopo la chiusura pesante dell'Asia a causa delle manifestazioni in diverse città del Paese contro la rigida politica ’zero Covid’ di Pechino. A Milano crolla Tim dopo le indiscrezioni secondo cui Cdp non procederà alla presentazione di una offerta entro fine mese per la rete infrastrutturale dal momento che il governo Meloni sta valutando altre strade per il riassetto del gruppo delle tlc. Tokyo (NIKKEI 225) ha perso lo 0,4%, Shanghai l’1,13%, Hong Kong (HANG SENG, ancora in corso) l’1,7 per cento. In aggiunta alle tensioni locali. Pesanoa anche l’apprezzamento del dollaro e le preoccupazioni per la crescita dell’economia cinese.
Stesso sentiment sulle Borse europee si apprestano ad aprire la settimana con il segno negativo. I listini vengono da una settimana complessivamente positiva (+1,2% Eurostoxx e +0,2% Milano) e si avviano a completare un mese di novembre particolarmente brillante con l'Eurostoxx
salito di oltre il 9%.

La situazione cinese sta mettendo pressione ai prezzi del petrolio che sono in discesa: sia il Brent sia il Wti cedono il 2,4% rispettivamente a 81,6 dollari al barile e a 74,5 dollari al barile. Il Wti è ai minimi da dicembre 2021, il Brent da inizio 2022. Stabile il gas in Europa a 124 euro al megawattora.

Sul mercato valutario si arresta la rivalutazione sul dollaro dello yen, che torna a un valore di 139,20, mentre sull’euro è stabile a 144,40. La minore avversione al rischio fa recuperare il biglietto verde americano.

Settimana all'insegna dei banchieri centrali e dei nuovi dati macro

Nella giornata di lunedì 28 novembre l'attenzione è focalizzata sulle indicazioni che arriveranno sul fronte macro e della politica monetaria dagli interventi pubblici di diversi banchieri centrali a cominciare dalla presidente della Bce Christine Lagarde davanti al Parlamento europeo e dal governatore della banca centrale dei Paesi Bassi Klaas Knot, mentre sul fronte Fed parleranno John Williams della Federal Reserve di New York e James Bullard della Fed di St.Louis. Nel resto della settimana focus sull'inflazione dell'Eurozona e sul rapporto sul mercato del lavoro Usa relativo al mese di novembre.