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Borse, le proteste “zero Covid” in Cina spingono al ribasso i listini asiatici

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

I ribassi dopo le manifestazioni in diverse città del Paese contro la rigida politica “zero Covid” di Pechino

28 novembre 2022

“Yen, Franco svizzero e oro per contrastare le incertezze”

Pesanti le borse cinesi oggi in apertura, dopo le manifestazioni in diverse città del Paese contro la rigida politica ’zero Covid’ di Pechino. L’indice composite di Shanghai - la più grande megalopoli cinese, dove sono scoppiati scontri con gruppi di manifestanti - ha perso l’1,5% a 3.055,29 punti, mentre quello di Shenzhen ha ceduto l’1,54% a quota 1.953,71. La Borsa di Hong Kong è invece crollata di oltre il 3% stamattina: l’indice Hang Seng ha ceduto il 3,26% a 17.000,23 punti in apertura.

Anche Tokyo ha avviato la prima seduta della settimana con il segno meno, dopo la chiusura mista degli indici azionari Usa a fronte della pressione sui titoli del comparto tecnologico. In apertura l’indice di riferimento Nikkei cede lo 0,24% a quota 28.216,39, con una perdita di 66 punti.

Sul mercato valutario si arresta la rivalutazione sul dollaro dello yen, che torna a un valore di 139,20, mentre sull’euro è stabile a 144,40.