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BORSE OGGI-26 SETTEMBRE – A Piazza Affari primo test per Meloni. Spread in calo a 217 punti, calmi i Btp

L’Italia entra nella stagione di Giorgia Meloni, trionfatrice alle elezioni sia sugli avversati che sui compagni di cordata. Un dato certo, quasi una novità per la politica italiana. E Meloni, già nelle vesti di potenziale premier, ha esordito dicendo che “questo è il tempo della responsabilità”. Nel 2018, in un quadro ben altrimenti incerto, lo spread tra i titoli italiani e tedeschi era quasi triplicato prima ancora che il governo giurasse per il timore dell’esplosione della spesa e della possibile uscita dall’euro.

La batosta di Salvini conforta gli operatori

Non sono questi gli umori, a caldo, degli operatori finanziari: piace, come sottolinea Giuseppe Sersale, la sonora sconfitta di Matteo Salvini, fautore dello “scostamento” di bilancio; ora si spera in una transizione “morbida”. I primi dati confortano la vincitrice: lo spread scende a 217 punti, ma il nuovo governo dovrà fin da subito fare i conti con l’aumento dei tassi, il rischio di minori acquisti da parte della Bce, il giudizio delle agenzie rating.

Insomma, un approccio wait and see compatibilmente con le tensioni che premono sui mercati azionari, reduci dalle pesanti perdite di venerdì.

Crolla la sterlina (-5%) schiacciata dal dollaro

La vera emergenza finanziaria non riguarda il Bel Paese, ma la tempesta che si sta abbattendo sulla sterlina, colpita dalla politica extra espansiva promessa dalla neopremier Lis Truss. La valuta britannica perde stamane il 5%, a 1,0327 sul dollaro, ai minimi dal 1985.

Scende anche l’euro, a 0,9686 sul dollaro: si tratta del quinto ribasso consecutivo.

Borse, i future segnalano apertura in rosso

In questo clima si profila un’apertura problematica: i future dell’indice EuroStoxx 50 cedono lo 0,3%. Il derivato sul Nasdaq lascia sul terreno lo 0,5%.

La scorsa settimana l’indice Ftse Mib ha perduto il 4,7%. Da inizio mese il Nasdaq perde l’8%, ai livelli di venerdì era poco meno del 3% sopra i minimi da inizio anno.

Il Btp decennale riparte da 4,33%, +18 punti base, rendimento mai visto dal 2013. Il future del decennale chiude la settimana con un calo del 2%: siamo alla settima seduta consecutiva di ribasso.

Tiene lo spread perché il Bund decennale è salito al 2,02% di rendimento per la prima volta dal 2013. Future Bund -2,2%.

I future dei treasury corrono, la curva è più ripida

Continua la corsa dei Treasury americani. Il rendimento del biennale, il titolo più sensibile alle indicazioni della Fed, a 4,25%, sale ininterrottamente da dodici giorni, la sequenza più lunga dal 1976. La curva dei tassi è sempre più invertita, il differenziale due anni – trent’anni scende di tredici punti base, a -61. Siamo su livelli mai visti nella storia.

In forte calo Tokyo, Mumbai aumenta i tassi

La pioggia di vendite non si placa stamane sui mercati asiatici. In forte calo Tokyo (-2,3%), la Seul lascia sul terreno il 2,6%. Il dollaro si avvantaggia anche sullo won della Corea del Sud, -1,5% a 1.430. Il governatore Rhee Chang-yong aveva detto la scorsa settimana alla stampa che la debolezza dello won altera lo scenario di riferimento dell’istituto centrale.

Scende anche Mumbai: -0,8%. La Reserve Bank of India dovrebbe alzare per la quarta volta consecutiva i tassi questa settimana, il consensus si aspetta +50 punti base a 5,90%. L’indice MSCI World tocca nuovi minimi da inizio anno. Segno più invece per le piazze cinesi: CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,3%. Hang Seng di Hong Kong +0,2%. L’Hang Seng Tech guadagna oltre il 2%.

Ancora in ribasso il petrolio: -0,5%, a 78,3 dollari il Wti, venerdì -5,5%.

In settimana la nota del Def e il giudizio di Moody’s

Non è agevole separare l’impatto del voto politico in Italia dagli altri elementi che condizionano un’apertura dei mercati ad alta tensione. Ma l’esito del voto italiano promette di essere la notizia del giorno, e non solo. Oltre ai risultati elettorali, infatti, la cronaca prevede altri appuntamenti chiave: entro il 27 settembre l’esecutivo uscente dovrebbe approvare la Nota di aggiornamento al Def, l’impalcatura di conti su cui si reggerà la Manovra del prossimo governo. Venerdì è invece atteso l’esame dell’agenzia di rating Moody’s, il primo giudizio internazionale sulle aspettative dei mercati sul nuovo governo. Sempre venerdì sono poi in arrivo i dati provvisori sull’andamento dei prezzi al consumo a settembre, diffusi dall’Istat.

Mercoledì, con l’offerta dei Bot, prendono il via le aste di fine mese del Tesoro.

Oggi l’indice Ifo, parla Christine Lagarde

Sul fronte dei dati macroeconomici, attesi anche gli indici di fiducia dei consumatori in Germania, Francia, Italia e Usa. In giornata uscirà l’Economic outlook dell’Ocse.

A Bruxelles oggi la presidente della Bce Christine Lagarde terrà un’audizione alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo.

Dagli Stati Uniti è in arrivo giovedì la prima stima sul Pil del terzo trimestre, oltre a un nuovo aggiornamento sull’inflazione, il Pce core, l’indicatore preferito dalla Fed per le decisioni di politica monetaria.

In Piazza Affari al via l’Opa su Tod’s. Mfe si allea con Niel

Prende oggi il via in Piazza Affari l’opa volontaria della famiglia Della Valle su Tod’s. Un socio di minoranza Usa, Tabor Asset Investment, forte dello 0,4% del capitale, – ha pubblicato una “lettera aperta” che mette in discussione la correttezza dei termini e condizioni dell’offerta pubblica di acquisto.

Grandi manovre sull’energia. Arera ha aumentato di 800 milioni di euro, da 2,5 miliardi a 3,3 miliardi, le risorse destinate a Snam per adeguare il valore di remunerazione degli stoccaggi alla crescita del prezzo del gas.

Enel ha ceduto Celg-D, società brasiliana di distribuzione di energia elettrica, a Equatorial Energia in un’operazione dal valore complessivo di circa 7,3 miliardi di real (1,4 miliardi di dollari), debito incluso. La vendita genererà un effetto positivo sull’indebitamento netto consolidato di Enel di circa 1,4 miliardi di euro.

Il cda di Acea si riunirà oggi per deliberare sulla nomina ad AD dell’ex numero uno di Cdp, Fabrizio Palermo, in sostituzione di Giuseppe Gola, come proposto dall’azionista di riferimento Roma Capitale.

Terna: le rinnovabili sono la risposta al gas russo per l’AD Stefano Donnarumma, che sabato a margine di un convegno ha detto che a fine agosto le richieste di connessione alla rete sono pari a 280 gigawatt, circa 4 volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030.

De Nora ha confermato la partnership con Thyssenkrupp in relazione a Thyssenkrupp Nucera, società globale attiva nelle soluzioni tecnologiche per impianti a idrogeno verde.

Il fondatore di Iliad, Xavier Niel si è alleato con Mfe-MediaForEurope per l’invio di un’offerta non vincolante per la quota di controllo dell’emittente francese M6 insieme a un partner industriale francese non presente nel settore televisivo. Secondo quanto riportato da Bloomberg ieri, un gruppo di investitori guidato dal magnate dei media Stephane Courbit ha avanzato un’offerta rivale da 20 per azione per la quota di controllo di M6.

Il governo uscente, con l’assenso di Intel, ha scelto la sede dell’investimento nella fabbrica di chip del colosso americano in Italia: sarà Vigasio, cittadina veneta nei pressi di Verona scelta per la vicinanza all’Autostrada del Brennero che assicura collegamenti agevoli con l’impianto principale nei pressi di Magdeburgo: l’operazione, con un valore superiore ai 4 miliardi, vale 1,500 posti di lavoro diretti più 3.500 nell’indotto.