Molti tentativi andarono a vuoto, come quelli alle società di Serie A ma anche a società per azioni, grossi colossi commerciali, in ragione dei sistemi di sicurezza degli enti colpiti
Sistemi di sicurezza hackerati, in 3 a processo con il rinvio a giudizio disposto dal gup del tribunale di Salerno. I tre - in concorso - sono accusati di aver bucato i sistemi di sicurezza di società di investimenti, fondi pensione e banche in più parti d'Italia, ma anche squadre di calcio, riuscendo a sottrarre un totale di circa 640mila euro.
Le accuse
Le accuse, a vario titolo, vanno dall'accesso abusivo a sistema informatico, truffa, truffa tentata, intercettazione fraudolenta, falsificazione di comunicazione, sostituzione di persona e riciclaggio. Il 32enne - con competenza informatiche notevoli - avrebbe messo in piedi un meccanismo con il quale violava e alterava i sistemi telematici protetti e i meccanismi di funzionamento delle caselle di posta elettronica certificata di istituti di credito, società di calcio, come Sampdoria, Empoli e Atalanta, ma anche di soggetti giuridici di natura privata, coinvolti in transazioni economiche. Lo scopo era «dirottare» i soldi su propri conti correnti, aperti dal complice. La somma accumulata attraverso varie operazioni ammonta a circa 640mila euro. Molti tentativi andarono a vuoto, come quelli alle società di Serie A ma anche a società per azioni, grossi colossi commerciali, in ragione dei sistemi di sicurezza degli enti colpiti.
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