Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Bufera sull'evento "Critica del concetto di Transgender'', Arcigay: "Non ci riconosciamo in questa Arci, una delegittimazione delle persone: prendiamo le distanze''

ROVERETO. "Non possiamo che essere allibiti davanti a un simile evento che ci colpisce da dove meno ce lo potremmo aspettare, da dove fa anche più male". Questo il commento di Arcigay del Trentino all'iniziativa "Critica del concetto di Transgender" proposto dal Circolo Arci La Poderosa di Rovereto. "Un titolo che poco lascia all’interpretazione e che di fatto attua una delegittimazione delle persone transgender equiparandole a un concetto". 

Un appuntamento previsto per venerdì 10 febbraio alle 19 a Rovereto con Marina de Carneri e con l'introduzione di Sergio Violante. "E' dal motto di Antigone, ribelle simbolo di libertà e di difesa dei diritti fondamentali, che vorremmo partire, per rispondere a chi invece ha fatto la scelta di mettere in campo l’aspro mezzo del giudizio. Non è questa la casa di Arci nella quale ci riconosciamo, la casa con la quale quotidianamente condividiamo valori, battaglie e percorsi - dice il Comitato Arcigay del Trentino - colpisce vedere Il Circolo Arci La Poderosa invece prestarsi a una narrazione così violenta verso una fetta della nostra comunità, proprio quella fetta che quotidianamente viene silenziata e vessata, vittima di violenza".

All'uscita dell'evento è scoppiata così la bufera, una polemica che ruota molto intorno al titolo dell'evento: "Critica del concetto di Transgender". "Nell’anno appena passato - evidenzia Arcigay - sono stati 327 gli omicidi a sfondo transfobicol’Italia detiene il triste primato in Europa per il numero di crimini d’odio nei confronti delle persone trans e di suicidi. Il nome di Cloe Bianco è solo il più tragicamente noto alla cronaca: in Italia si muore, in Italia si è privato persino del proprio lavoro e della propria dignità per il solo fatto di esistere in quanto persona transgender. 'Criticare' significa valutare e valutare significa giudicare", prosegue il Comitato. "Mettere in qualche modo in dubbio la stessa veridicità e esistenza di queste persone, che invece hanno tutto il diritto d’essere pienamente riconosciute come tali. Lo diciamo da sempre e lo ribadiamo ancora e ancora: le parole sono importanti, possono creare ponti o essere muri".

Persone troppo spesso discriminate. Difficoltà ad accedere ai servizi sanitari e un tasso di depressione fino a dieci volte più alto. Non solo, il 46% di loro si sente discriminato per la sua identità di genere. Questi sono solo alcuni dei preoccupanti dati emersi dallo "Studio sullo stato di salute della popolazione transgender adulta in Italia" condotto dall’Isitituto Superiore di Sanità in collaborazione con centri clinici distribuiti su tutto il territorio nazionale e associazioni/collettivi transgender (Qui articolo). Segno che c'è ancora molto da fare.

Parole che portano a equiparare le persone trans a un concetto. "Di certo non è in questo il modo con il quale si crea un ambiente sicuro per le persone Lgbtqia+ e trans in particolare. Pur aperti al confronto, come Comitato Arcigay del Trentino e circolo affiliato all'Arci del Trentino non possiamo che prendere le distanze da questa iniziativa", conclude Arcigay.