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Cadeaux gastronomici per chi pensa solo al cibo

Per scoprire un nuovo ristorante, condividere la propria passione per la cucina, leggere un libro illuminante o visitare una realtà produttiva fondata su ricette centenarie non serve aspettare un’occasione speciale: ecco a voi dieci suggerimenti per ritagliarvi un piccolo attimo di felicità.

Un pranzo in uno splendido casale nel cuore della pianura pavese
Nascosta tra le vie di Rognano, un piccolo comune del Pavese settentrionale, Cascina Vittoria è quell’oasi rurale di cui abbiamo bisogno quando non abbiamo preparato nulla per il pranzo della domenica e cerchiamo un’atmosfera intima, accogliente e non troppo formale.

Il ristorante è ospitato in uno splendido edificio storico di fine ‘800, il cui arredamento rustico ma raffinato ben si sposa con la cucina dello Chef Giovanni Ricciardella: le verdure coltivate nell’orto della cascina, il pane, la pasta fresca e i lievitati prodotti in loco, così come le materie prime provenienti dai migliori produttori locali, sono gli ingredienti principali di piatti “semplicemente” buoni, che rassicurano il palato con i sapori della tradizione e allo stesso tempo lo sorprendono con consistenze e impiattamenti inaspettati.

Non lasciatevi sfuggire il piatto firma dello Chef: la “Millefoglie di melanzana e le tre consistenze del Parmigiano: caldo, freddo e croccante”.

Un poggiaposate in ceramica per una mise en place colorata e funzionale
I poggiaposate costituiscono probabilmente il frutto più ingegnoso del progetto ceramiche terrami.

L’idea è nata un po’ per caso, quando nel 2006 Luisa ha vinto un “Erasmus imprenditoriale” in un laboratorio di restauro a Lisbona: qui ha freudianamente scambiato dei quadratini colorati con inciso il segno di una forchetta per dei poggiaposate, quando invece si trattava di semplici prove-colore, atte a verificare il comportamento dello smalto sulla superficie liscia e sulle incisioni.

Da allora, i poggiaposate terrami sono diventati ancora più resistenti e funzionali: realizzati in grès, sopportano bene gli urti, mentre gli smalti lucidi e non porosi li rendono igienici, non tossici e lavabili in lavastoviglie. Scegliete il modello e il colore che preferite per dare alla vostra tavola un look sempre diverso, proteggendo la tovaglia dalle macchie di sugo.

Un corso di “cucina antropologica”
Lac è un vero e proprio laboratorio antropologico nel cuore di Giambellino, a Milano: uno spazio dedicato al cibo nell’accezione più ampia del termine, in cui la cucina è un’occasione di incontro e di condivisione per persone provenienti da tutto il mondo.

Gli chef che curano i corsi proposti da questa incubatrice culturale possono essere ristoratori e cuochi professionisti, ma anche migranti, rifugiati, casalinghe o artisti, tutti accomunati dalla passione per la cucina e dalla voglia di trasmetterla attraverso la preparazione dei loro piatti del cuore, quelli che profumano di casa.

Siete pronti a conoscere i sapori dell’antica Persia con Shaghayegh, i piatti nazionali senegalesi con Astou o la cucina autentica thailandese con Ning?

Un libro per capire cosa vuol dire “buono, pulito e giusto”
Carlo Petrini, giornalista e fondatore di Slow Food, e Carlo Catani, docente ed ex direttore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, ci offrono uno strumento illuminante per analizzare i costi effettivi dei nostri acquisti e delle nostre azioni: “Il chilometro consapevole” ha l’intento di «creare un legame tra produttori, trasformatori, venditori, e non ultimo il pubblico acquirente, ovvero coloro che Petrini definisce co-produttori», e ci porta a riflettere su come una scelta di acquisto che possa definirsi sostenibile non possa fondarsi (banalmente) sulla distanza tra luoghi di produzione e di consumo.

Un’idea per rendere felici gli appassionati di “carnazza”
Fare un regalo agli uomini è sempre complicato, ma se parliamo di cibo posiamo andare sul sicuro optando per il connubio di fuoco e carne. Prendendo in prestito da Diletta Sereni, direttrice editoriale de “L’integrale”, un’immagine più che condivisibile, potremmo definire il barbecue come un’occasione in cui «l’umano maschio coltiva la vanità di sentirsi più vicino al suo antenato primitivo».

Se volete risvegliare questo istinto primordiale, la Bbq Lab Academy è il posto giusto: attraverso dimostrazioni pratiche e qualche rudimento teorico, il campione italiano di cottura della bistecca Alessandro Pavanello e la sua crew vi racconteranno i segreti per grigliare, affumicare e arrostire, sfruttando appieno le potenzialità del vostro barbecue.

Un bookazine per «raccogliere il gusto, ovunque esso sia»
Non esiste miglior modo per accogliere l’autunno se non in compagnia del nuovo numero di “Scarpetta”. Un progetto di microeditoria libero e indipendente, genuino e irriverente, autoprodotto da Anna Prandoni e Gaia Menchicchi, da divorare accoccolati sul divano sorseggiando un calice di vino, magari inebriati dal profumo della torta di mele appena sfornata. E visto che “Scarpetta” è peggio delle ciliegie, perché non fare subito un abbonamento?

Una sagra che profuma d’autunno
Le giornate cominciano a farsi più fredde e le ore di luce calano inesorabilmente, trascinando con sé le ultime tracce della spensieratezza estiva. In questo scenario malinconico, giungono a consolarci i colori, i profumi e i sapori unici che l’autunno sa regalare: vi suggeriamo quindi alcuni appuntamenti da non perdere nella stagione delle sagre più amata dagli italiani.

Se non potete resistere al profumo pungente e intenso del tartufo bianco, non perdetevi la Fiera internazionale che si svolgerà ad Alba, dall’8 ottobre al 4 dicembre, con tanto di laboratori, showcooking e analisi sensoriali.

Scegliete invece Morbegno se siete incuriositi dalla Mostra del Bitto (15 e 16 ottobre) o se volete dedicarvi a una visita alle cantine con degustazione in occasione di Degusta Morbegno (tutti i sabati e le domeniche dal 24 settembre al 9 ottobre).

Agli amanti delle caldarroste consigliamo la Sagra delle Castagne di Soriano del Cimino, in provincia di Viterbo (dal 30 settembre al 16 ottobre), una vera e propria manifestazione storica rievocativa, le cui origini risalgono alla fine del XV secolo.

Una serata all’insegna del breadporn
Se il lievito madre accudito con amore durante la quarantena è ancora vivo e addirittura è divenuto parte integrante della famiglia, tanto da meritarsi un nome, è giunto il momento di fare un salto di qualità e dare nuova dignità ai vostri esperimenti casalinghi sotto la guida esperta di Davide Longoni, premiato dal Gambero Rosso come “Padre della Panificazione Moderna”, e Aurora Zancanaro, del Micropanificio “Le Polveri”, 50 metri quadri dedicati alla produzione di pane, brioche e pizze alla pala (tutto rigorosamente da lievito madre e farine di piccoli mulini selezionati sul territorio italiano). Dove e Quando? Presso gli spazi de Il Cucinista all’interno di Cascina Cuccagna, nel quartiere di Porta Romana a Milano, a partire dal 5 ottobre.

Un weekend conviviale in Valchiusella
Rantan è un rifugio idilliaco che nasce dalla storia d’amore tra Carol Choi, newyorkese, pasticcera e “apprendista contadina” e Francesco Scarrone, originario del Canavese, con una formazione scientifica e una grande passione per la cucina: galeotto fu il Relæ di Copenaghen, dove la stretta collaborazione con piccoli produttori votati ai principi di artigianalità e rispetto per l’ambiente, è stata di ispirazione per un progetto fondato sulla scelta di tecniche agricole responsabili e pratiche culinarie sostenibili. Un menu onnivoro basato sugli ortaggi coltivati in loco viene servito su un grande tavolo comune, rendendo il pasto un’esperienza di condivisione e un’occasione di convivialità. Per un’esperienza completa, soggiornate nel piccolo chalet privato e lasciatevi viziare da un’abbondante colazione, che vi darà la giusta carica per esplorare i prati e i boschi della Valchiusella.

Una visita alle Antiche Acetaie
Siamo certi che vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di visitare una cantina durante un viaggio in Sicilia, in Toscana o in Franciacorta, ma probabilmente non avete mai pensato di fermarvi, di passaggio da Modena, in un’acetaia. La famiglia Giusti, che tramanda la sua ricetta di generazione in generazione da oltre quattrocento anni, vi accompagnerà lungo le sale del Museo e nelle Antiche Acetaie, che ospitano seicento botti del 1700 e 1800 ancora in attività, raccontandovi tutti i segreti (svelabili) sull’Aceto Balsamico. Non dimenticate di passare dallo shop, siamo certi che non tornerete a mani vuote.