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Calcio, Juve obiettivo rilancio in 12 gare: Allegri chiamato a svoltare

Dal 2 ottobre, sfida casalinga con il Bologna, al 13 novembre, trasferta romana all'Olimpico contro la Lazio, i bianconeri si giocano una buona fetta della stagione

Dodici gare per dare un senso alla stagione. Dal 2 ottobre, sfida casalinga con il Bologna, al 13 novembre, trasferta romana all’Olimpico contro la Lazio, la Juventus si gioca una buona fetta della stagione, nata storta tra infortuni a catena e difficoltà in campo a livello tecnico e caratteriale. Nonostante lo scivolone di Monza la proprietà ha confermato Massimiliano Allegri, chiamato adesso – nel momento più difficile della sua carriera – a invertire la rotta e raddrizzare la Vecchia Signora, reduce da un settembre nero che ha quasi compromesso il cammino in Champions League (zero punti in due partite, un inedito da quando esiste la massima competizione europea) e complicato la rincorsa verso i primi posti in campionato.

La sosta delle nazionali in tal senso per i bianconeri è stata un toccasana. Alla ripresa infatti l’allenatore livornese potrà contare nuovamente su Manuel Locatelli, Adrien Rabiot, Alex Sandro, tutti a disposizione domenica per la sfida contro gli emiliani. Senza dimenticare i rientri all’orizzonte di Paul Pogba e Federico Chiesa, elementi imprescindibili ancora in attesa di esordire e dare il loro contributo. “Gli ultimi tre anni a Manchester, condizionati anche dagli infortuni, non sono andati come volevo, non è un mistero. Ho pensato che se a questo aggiungevamo il fatto che anche la Juve arriva da due anni in cui non ha vinto lo scudetto, era una bella sfida per entrambi. E forse era il momento giusto per ritrovarci e provare a riprenderci il posto che ci spetta, a me e alla Juve – ha raccontato il centrocampista francese suonando la carica in una intervista a GQ Italia – E soprattutto per tornare a vincere”. Il loro recupero è più vicino ma non ancora imminente: la data chiave potrebbe essere quella del 25 ottobre, giorno della partita in Portogallo con il Benfica, possibile spareggio per riaccendere la fiammella della speranza per la qualificazione agli ottavi di Champions League. Prima, però, la Juve dovrà fare bottino pieno contro il Maccabi Haifa nelle prossime due partite del girone. Un compito non banale per una squadra apparsa svuotata di idee, gioco e carattere contro Monza e Benfica. Allegri può sorridere anche per un paio di altri motivi: il ritorno al gol, con la maglia della Serbia, di Dusan Vlahovic (su assist di Filip Kostic), e le prestazioni di un Leonardo Bonucci rigenerato dopo aver respirato l’aria azzurra di Coverciano.

Le prime due partite di questo miniciclo, con Bologna e Maccabi, due avversari sulla carta alla portata dei bianconeri, saranno fondamentali per ricompattare spogliatoio e ambiente e riportare un po’ di serenità sotto il cielo della Continassa. Un altro passo falso infatti complicherebbe ulteriormente la posizione di Allegri, già traballante. Non è un mistero che l’ipotesi Paolo Montero – oggi tecnico della Under 19 – come traghettatore fino a giugno possa diventare qualcosa in più di una semplice idea. Per l’estate invece il nome più chiacchierato è quello di un altro clamoroso ritorno. Ma dall’Inghilterra Antonio Conte ha gelato i nostalgici, dentro e fuori dalla società, che non l’hanno mai dimenticato. “E’ una cosa incredibile, penso ci sia un mancanza di rispetto per il tecnico della Juve e per me dal momento che lavoro al Tottenham – ha chiarito l’allenatore pugliese senza giri di parole – Abbiamo appena iniziato la stagione. Abbiamo parlato tante volte di questo argomento e ho sempre detto che sono felice e mi sto godendo questa esperienza qui”.

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