Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Camera e senato, tra una settimana il via alla 19° legislatura "dimezzata". Ecco il timing

Quasi ci siamo. La diciannovesima legislatura comincerà tra una settimana esatta esatta.

Convocazione delle camere

Giovedì 13 ottobre ci sarà la convocazione di Camera e Senato per la formazione dei gruppi parlamentari. Ed è una prima volta, in assoluto, riguardo ai numeri. Le due camere infatti si riuniranno "asciugate" per via del nuovo assetto dovuto alla riforma del taglio degli eletti: 400 deputati e 200 senatori, più i 6 a vita. Finora i parlamentari erano stati  630 e 315.Qualche giorno prima, i nuovi deputati e senatori dovranno però presentare le famigerate minuzie. Ovvero saranno alle prese con le cose pratiche: impronte, fotografie per i tesserini, recapiti e informazioni per il trattamento economico.

Secondo il timing dettao dalle procedure, la prima mossa sarà quella dei gruppi che dovranno indicare i presidenti delle assemblee. Quello del Senato, probabilmente, potrebbe essere eletto entro pochi giorni dalla prima seduta: sono previste due votazioni a maggioranza assoluta dei componenti e con la terza basterà la maggioranza semplice. Se dovessero tutte andare a vuoto, la quarta votazione prevede il ballottaggio tra i candidati che al terzo scrutinio hanno ottenuto più voti.

A Montecitorio, invece, è necessaria una maggioranza dei due terzi nelle prime due votazioni (la seconda computa tra i voti anche le schede bianche) e poi dalla terza è sufficiente la maggioranza assoluta. Prima delle consultazioni del quirinale, i gruppi dovranno eleggere i capigruppo. Quindi, una volta che sergio mattarella avrà affidato l'incarico, il presidente incaricato svolgerà le sue consultazioni, per poi tornare al colle a scioglere la riserva con la lista dei ministri.

La prima seduta sarà con i più anziani

La prima seduta dei due rami del Parlamento sarà presieduta dai membri anziani delle due assemblee. Per il Senato è il membro più anziano, sulla carta Giorgio Napolitano, ma per le condizioni di salute dell'ex presidente della Repubblica, l'incarico verrà dato molto probabilmente alla senatrice Liliana Segre. A Montecitorio il compito spetta al vicepresidente, con più anni sulla carta d'identità, della passata legislatura. Qualora eletto.Se non è stato eletto, si passerà al vicepresidente più anziano delle passate legislature. O in alternativa al 'decano' dei deputati.

Le consultazioni, il via di Mattarella

Una volta che le due assemblee avranno eletto il proprio presidente, Sergio Mattarella potrà dare il via alle consultazioni. Convocherà nella Sala della Vetrata al Quirinale, la seconda e la terza carica dello Stato, dopodiché gli ex presidenti della Repubblica in vita. Poi, stilerà un calendario con i partiti politici che hanno siedono in Parlamento: di solito si parte da quelli con minore rappresentanza e si conclude con quelli che ne hanno più di tutti.

Il premier incaricato

Finito il giro di consultazioni, qualora ci siano le condizioni per formare una maggioranza, il presidente della Repubblica affida l'incarico al presidente del Consiglio di formare un nuovo governo. Il premier incaricato accetta e si prende, solitamente, 48 ore per sciogliere la riserva. In uno scenario ben delineato, i tempi potrebbero essere anche più brevi.

Il giuramento tra inizio e metà novembre

Una volta formata la squadra, il presidente del Consiglio e il nuovo esecutivo giureranno nelle mani del capo dello Stato. Recitando la formula al Quirinale: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione".Secondo le previsioni più ottimistiche il nuovo esecutivo potrebbe giurare tra l'inizio e metà di novembre. Il risultato delle urne farebbe pensare a una maggioranza chiara di centrodestra, ma non si possono comunque escludere tempi più lunghi. Nel 2018, ad esempio, ci vollero 90 giorni per arrivare al governo gialloverde del Conte 1.

Commissioni parlamentari ridotte

Dopo si procederà alla formazione delle Commissioni parlamentari. Il Senato ha già cambiato il regolamento, riducendo da 14 a 10 le commissioni permanenti a causa della riduzione dei parlamentari. Cosa che però non ha ancora fatto la camera. Un altro problema che si pone è quello delle commissioni bicamerali, che non sarà facile far funzionare con un terzo degli eletti in meno. Sarà subito operativo il copasir: si formerà un organismo temporaneo con i membri del comitato precedente che sono stati rieletti. E' probabile che si costituisca anche una commissione speciale, innanzitutto per esaminare il terzo decreto aiuti varato da Mario Draghi e per dare i pareri al pnrr.

Appuntamento con la Legge di Bilancio

L'appuntamento sullo sfondo è quello della legge di bilancio, da approvare entro fine anno. Già domani il consiglio dei ministri potrebbe dare il via libera alla nota di aggiornamento di bilancio solo "tendenziale" (a legislazione vigente) presentata dall'esecutivo draghi. Il governo uscente probabilmente dovrà anche scrivere il dpb, il documento programmatico di bilancio, con l'impianto della manovra da inviare alla commissione europea entro il 15 ottobre.
Il nuovo governo, infine, dovrà aggiornare il quadro programmatico dei conti pubblici e portare la manovra in parlamento. Avrà solo un mese e mezzo per approvarla.