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Caos passaporti: l'Odissea per avere un appuntamento. Il questore: "Nel post Covid si è tornati a viaggiare. La Brexit ha aumentato le richieste"

TRENTO. Per i passaporti è caos. Code di mesi per il rinnovo o il rilascio del documento e difficoltà nelle prenotazioni online come segnalato da diversi lettori a Il Dolomiti. Un'odissea non soltanto in Trentino, ma in tutto il territorio nazionale.

Ma perché sta accadendo tutto questo? "I posti si esauriscono subito - commenta il questore di Trento, Maurizio Improta -. Come questura prendiamo circa 70 appuntamenti al giorno per i passaporti, soltanto a Trento; circa 40 a Riva del Garda e altrettanti a Rovereto. E' una corsa a trovare un 'buco libero' per un appuntamento, purtroppo ci sono delle limitazioni". 

Ogni mattina in moltissimi si preparano ad aprire la finestra online per prenotarsi il proprio posto, "ma l'agenda risulta sempre piena, anche per la consegna dei documenti", riporta una segnalazione. "Non ci sono posti liberi da oggi (1 febbraio) al 2 maggio 2023", prosegue il lettore.

"Rispetto ai 10-15 giorni in media, attualmente per ottenere il documento ce ne vogliono circa 55", spiega il questore. Per far fronte alla situazione sono stati promossi gli Open day anche sul territorio regionale, l'ultimo la scorsa settimana a Bolzano con un'apertura straordinaria dell’agenda passaporti on-line.

"A novembre ne abbiamo organizzati diversi anche a Trento - aggiunge Improta -, in vista delle festività natalizie. Per aumentare il bacino di utenza cercheremo però di velocizzare l'arretrato, quindi la consegna dei documenti e aumentare il numero di appuntamenti".

A detta del questore dal periodo pre-natalizio si è registrato un boom di richieste. "Si è tornati alle necessità ante-pandemia, le persone sono tornate a viaggiare - conclude -. Stiamo andando verso Pasqua e anche in previsione dell'estate i cittadini vogliono programmarsi i viaggi in agenzia. In più la Brexit ha creato ancora più richieste".

LA DENUNCIA DI ASSOVIAGGI

Secondo un sondaggio condotto da Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato Confesercenti, l'ingorgo passaporti avrebbe fatto saltare al 30 gennaio 2023 circa 80mila viaggi organizzati, con circa 150 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio.

Quasi nessuna delle agenzie di viaggio si sarebbe salvata, dichiara Assoviaggi: il 96,5% segnala problemi, e ha visto lievitare da poco più di due settimane a oltre cinque il tempo necessario per riuscire a fissare un appuntamento al fine del rilascio del passaporto nella propria provincia.

"Un caos - riporta l'associazione del turismo - di che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate".

"Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza - aveva commentato il presidente nazionale di Assoviaggi, Gianni Rebecchi -: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. È però innegabile che il problema abbia un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell’anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l’Italia è stato l’ultimo paese d’Europa a eliminare le restrizioni ai viaggi".