Il 26 giugno scorso sono state avviate le indagini, in seguito alla denuncia presentata dalla vittima che ha raccontato ai militari di aver subito, la sera precedente, una aggressione da tre connazionali. Questi ultimi, armati di coltello e di una bottiglia rotta, l'avrebbero ferito al torace e al volto, per poi rapinarlo del portafogli che conteneva denaro e documenti personali.
Secondo l'accusa l'uomo avrebbe ricevuto dagli indagati pressanti richieste di denaro in funzione del numero di connazionali trasportati quotidianamente con la sua auto nei campi di lavoro. I tre arrestati sono ritenuti responsabili in cooncorso tra loro di rapina, tentata estorsione, lesioni aggravate, detenzione e porto di armi o strumenti atti ad offendere e violenza privata.