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Carlo III il sentimentale: restaurerà Palazzo Tatoi, un omaggio al padre Filippo

La sua passione per il design è nota, ha contribuito a restaurare e a rendere fruibili tante proprietà della royal family britannica, ora re Carlo III va oltre e punta sulla Grecia: il suo prossimo obiettivo è dare una nuova possibilità di vita a Palazzo Tatoi, a lungo proprietà della famiglia reale ellenica e legato indissolubilmente alla figura del padre Filippo, nato principe di Grecia.

Palazzo Tatoi si trova a 15 chilometri da Atene ©Getty Images.

Palazzo Tatoi si trova a 15 chilometri da Atene ©Getty Images.

Europa Press Entertainment/Getty Images

La storia di questa residenza non potrebbe essere più affascinante. Fatto costruire poco fuori da Atene da Giorgio I, il secondo re di Grecia, nel 1870, il Palazzo traeva ispirazione dal cottage gotico di Peterhof, a San Pietroburgo; un omaggio alla regina Olga, moglie del sovrano.

Distrutto durante la Seconda guerra mondiale e abbandonato dopo la proclamazione della Repubblica, nel 1973, palazzo Tatoi è caduto in rovina, nonostante ospiti ancora le spoglie del nonno paterno di Carlo, il principe Andrea di Grecia, morto nel 1944, e abbia dato i natali anche a Sofia di Spagna (il principe Filippo era cugino di Paolo I, padre dell'ex regina spagnola, ndr).

Carlo III e il Premier greco si sono incontrati il 28 novembre a Windsor ©Getty Images.

Carlo III e il Premier greco si sono incontrati il 28 novembre a Windsor ©Getty Images.

WPA Pool/Getty Images

Re Carlo III, per cui le radici sono da sempre una cosa seria, ha deciso di intervenire in prima persona, raggiungendo un accordo con il Premier greco Kyriakos Mitsotakis, davanti a una tazza di tè al Castello di Windsor. I due si sono incontrati lo scorso 28 novembre e tutto è andato come si sperava. 

Il piano di restauro è ambizioso, di parla di circa 14 milioni di euro per salvare Palazzo Tatoi dal degrado in cui versa. Una volta completati i lavori, sarà un museo, in cui dovrebbero essere inseriti anche una fattoria e un negozio, per vendere prodotti locali a chilometro zero.