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Caro bollette, proseguono le proteste nelle piazze: da Nord a Sud i manifestanti scendono in strada

Caro bollette: continuano le manifestazioni soprattutto dei commercianti che non riescono a sostenere i forti rincari. Da Nord a Sud in tantissimi si danno appuntamento per richiamare l’attenzione su un problema che diventa sempre più grande.

Caro bollette, proseguono le proteste nelle piazze: da Nord a Sud i manifestanti scendono in strada

Caro bollette, proseguono le proteste nelle piazze

Il caro bollette tiene ancora banco non solo per le famiglie ma in particolare per imprese e commercianti. Oggi a Napoli, è andata in scena l’ultima protesta snervante dei commercianti. La manifestazione si è svolta  dinanzi alla sede di Cassa depositi e prestiti, in via Verdi. I manifestanti hanno mostrato ai passanti le loro bollette che sono aumentate notevolmente rispetto allo stesso periodo dello scorso.

“Non riusciamo più ad andare avanti, stiamo pagando bollette quadruplicate. Ne risentono i cittadini e lavoratori, che prima o poi verranno licenziati dalle aziende costrette a chiudere”, è il grido di un manifestante da Cagliari. “Il prezzo dei soli beni alimentari in Sardegna è cresciuto dell’11,2% che mediamente costringerà le famiglie sarde a spendere in più 780 euro all’anno solo per mangiare – dice Enrico Rubiu, uno dei portavoce della protesta -. Secondo l’Istat le voci legate all’abitazione (energia, riscaldamento, acqua, ecc.), hanno avuto un incremento del 26%. Anche Abbanoa ha annunciato imminenti rincari. È insostenibile”.

Da Nord a Sud i manifestanti scendono in strada

Da Nord a Sud i manifestanti scendono in strada e si fanno sentire. Lo scorso sabato a Bologna nella centralissima via Ugo Bassi, a due passi dalle Due Torri, si è svolta una iniziativa organizzata dalla campagna ‘Noi Non Paghiamo Emilia-Romagna’, promossa da gruppi di lavoratori per protestare contro i rialzi “che non possiamo permetterci di pagare – hanno denunciato i manifestanti – e non le pagheremo”.

Poi, anche a Torino, in corso Regina Margherita, c’è stata la manifestazione a livello nazionale dall’Usb per protestare contro il caro bollette. Vi hanno partecipato anche a rappresentanti di Cambiare rotta – Organizzazione giovanile comunista, Potere al popolo e Comitato teleriscaldati della città metropolitana. “La situazione – ha detto Enzo Miccoli di Usb Torino – è grave. La salita dei prezzi è determinata dalla scelta dei governi di restare su posizioni imperialiste e dalla vergognosa speculazione portata avanti dalle imprese. L’energia deve essere pubblica: è l’unico modo per avere un tetto ai prezzi”.

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