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Catturato ad Amburgo 10 anni dopo la condanna per violenza sessuale sulla figlia

A 16 anni di distanza dall’esecrabile episodio di violenza su minore e a 10 dalla definitiva condanna sentenziata dal Tribunale di Vicenza, ora non potrà ora in alcun modo opporsi all’arresto e alla prospettiva di trascorrere i prossimi 6 anni (e tre mesi) della sua vita in cella. Il 57enne di origine straniera giudicato colpevole del reato di violenza sessuale su minore, perpetrato nell’estate del 2006 ai danni della figlia poco più che bambina, è stato rintracciato e catturato in Germania. 

Stato europeo dove viveva da tempo, probabilmente con l’appoggio di alcuni connazionali,  dopo aver fatto perdere le proprie tracce nonostante l’attivazione dell’Interpol. Ora S.N. – rese note le sole iniziali a tutela anche della vittima di abusi -, sarà estradato dalla città di Amburgo dove è stato catturato e sconterà i 75 mesi di reclusione in Italia, una volta concluse le pratiche di estradizione.

Se i fatti a lui addebitati risalgono all’agosto del 2006, in realtà la sentenza di condanna di primo grado è datata 2009, a cui è seguito il termine dei gradi di giudizio e l’esecutività della pena solo nel 2012. Una “lentezza cronica” dell’organo giudiziario italiani che aveva in primo luogo consentito di godere della libertà al 41enne – ai tempi della violenza portata alla ragazzina in un paese del Vicentino -, e lasciato inoltre tutto il tempo a disposizione per organizzare una fuga all’estero, rendendosi irreperibile dopo aver capito che lo aspettavano anni di carcere.

L’uom, come detto di 41 anni all’epoca dei fatti, come hanno ricostruito le indagini dei carabinieri di Vicenza poi appurate dal giudice, aveva approfittato dell’assenza madre della giovanissima per abusare di quest’ultima. Una violenza poi confessata con le conseguenze del caso, attivando familiari costernati per l’accaduto, forze dell’ordine e autorità giudiziaria con l’inchiesta necessaria. Prima della conclusione di questa tortuosa vicenda di violenze sul piano giudiziario, l’uomo era sparito nel nulla, sembra senza lasciare traccia.

Nei mesi recenti i carabinieri del comando provinciale di Vicenza – Nucleo Investigativo – erano riusciti a restringere il cerchio, indagando su indiscrezioni, contatti in Italia e fuori confini e sugli spostamenti del latitante tra Germania e Austria, talvolta testimoniati da post sui social incautamente messi sul web dal ricercato, il quale evidentemente dopo tanti anni trascorsi contava ormai di farla definitivamente franca.

Una ricerca non certo agevole che con pazienza ha dato i sui frutti, dopo l’emissione solo nel gennaio 2022 del mandato di arresto europeo. Concretizzatosi solo di recente, la scorsa notte, con il blitz nell’abitazione di Amburgo dove la polizia tedesca lo ha rintracciato e preso in custodia, in attesa dell’estradizione. Sorpreso per la visita inaspettata, l’uomo non avrebbe opposto resistenza, rassegnandosi a “pagare il conto” con la giustizia italiana in sospeso per il grave di violenza commesso.