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Cdm approva all’unanimità 3 decreti: aiuti a Ischia, proroga armi Ucraina e salvataggio Lukoil

Le decisioni

Le decisioni prese oggi, 1 dicembre 2022, dal Consiglio dei ministri

Via libera del Consiglio dei ministri, al decreto legge sui nuovi aiuti per le aree colpite dalla frana di Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno. Il decreto, come gli altri due sull'invio delle armi all'Ucraina e sul salvataggio della raffineria Isab-Lukoil di Priolo in Sicilia, sono stati approvati all'unanimità. Vediamo insieme le decisioni prese oggi, 1 dicembre 2022, dal Consiglio dei ministri.

Ischia, altri 10 milioni per gli interventi

Il Consiglio dei ministri stanzia altri 10 milioni di euro per gli interventi di protezione civile nelle aree colpite dalla frana a Ischia. Deciso anche uno stop ai versamenti tributari, delle cartelle esattoriali, dei contributi e dei termini per gli adempimenti fino a giugno 2023. Sospesi fino alla fine dell'anno anche i termini processuali, sospese le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti e rinviate a dopo il 31 dicembre 2022. Posticipato alla fine del 2023 il termine per lo smantellamento dei tribunali distaccati.

Armi all’Ucraina: c’è la proroga fino al 31 dicembre 2023

Per l’invio di armi all’Ucraina il governo decide di mantenere lo schema Draghi che scade a fine anno. Sì del Cdm ad una proroga "fino al 31 dicembre 2023" e "previo atto di indirizzo delle Camere" dell'autorizzazione a cedere "mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari" all'Ucraina. Si mantengono anche i "termini" e "le modalità" stabilite dal decreto del governo Draghi, in scadenza a fine 2022. Tra fine di quest'anno e l'inizio del prossimo potrebbe arrivare sul tavolo del governo il sesto decreto aiuti all'Ucraina che potrebbe prevedere l’invio dei sistemi missilistici di difesa aerea ‘Aspide’ per proteggere le infrastrutture del paese dagli attacchi russi che arrivano dal cielo.

Raffineria Isab-Lukoil di Priolo in amministrazione fiduciaria

Salva, almeno per il momento, la raffineria Isab-Lukoil di Priolo. Il Consiglio dei Ministri l’ha inserita fra le infrastrutture critiche di rilevanza strategica nazionale, ponendola temporaneamente in amministrazione fiduciaria per garantire la continuità degli approvvigionamenti energetici. La decisione del governo arriva prima del 5 dicembre, la data d'inizio dell'embargo sul petrolio russo che avrebbe interrotto la produzione della raffineria siciliana, lasciando senza lavoro oltre 10mila lavoratori.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei ministri di un decreto legge a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. "Scopo dell'intervento d'urgenza - si legge in una nota di Palazzo Chigi - è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l’intera Nazione".

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