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Chef Rubio, la risposta alla denuncia di Liliana Segre: "Perché non se la prende contro i crimini di Israele in Palestina?"

Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, non si ferma davanti a niente e insiste con i suoi attacchi a Liliana Segre. Proprio quando esce la notizia della denuncia per odio online presentata nei suoi confronti dalla senatrice a vita, risponde senza abbassare i toni su Twitter (dove ha quasi 170 mila follower): "Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d'insediamento israeliana e dell'esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all'odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste". Chiude il tweet una bandiera palestinese e due dita alzate in segno di vittoria.

Liliana Segre ha appena denunciato 24 persone per messaggi di "odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte". Tra i nomi dei denunciati, appunto, c'è anche Chef Rubio. Basta scorrere la pagina del noto cuoco per trovare molte esternazioni in questo solco. Se la prende anche con gli scrittori Roberto Saviano (definito "sionista") e Michela Murgia, alla quale rinfaccia di non essere solidale con lui.

Ma è contro la senatrice a vita che le sue parole sono più violente: "Palestinesi? "Non mi occupo di politica". Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso", scriveva Chef Rubio il 21 aprile scorso.

Nelle ultime ore, diversi fan dello chef hanno lasciato messaggi di solidarietà infarciti di insulti e frasi meschine, legati alla querela presentata da Liliana Segre. "Grande chef! Questa è una medaglia, purtroppo avrai degli sbattimenti che la vecchia ti procurerà ma tu sicuramente vedrai la fine del processo, lei no........ Palestina libera!!!", scrive un certo Alessandro. Tutti post - e questo è uno dei meno violenti - sui quali adesso potrebbe indagare la Polizia postale.

E fra i commenti al suo ultimo tweet contro la senatrice a vita, ci sono molti che lo applaudono. "Vorrei chiedere alla senatrice se per lei ci sono genocidi di serie A e altri di B", twitta una signora. C'è anche chi gli replica pacatamente: "Ovviamente è lecito e giusto porsi domande sulla politica di Israele, ma antisionismo ed antisemitismo sono due concetti distinti il cui confine spesso è molto labile. Rubio questo lo sa benissimo, e per anni ha sapientemente (nonché quotidianamente) danzato su questo confine". Ma in prevalenza i messaggi sono a sostegno delle tesi di Rubio. Solo una dimostrazione del motivo per cui Liliana Segre ha deciso di rompere il silenzio e passare alle vie legali.