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Chi è Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame da oltre 40 giorni

Chi è Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame da oltre 40 giorni

Protesta in carcere

Lo scorso luglio la Cassazione ha riformulato l'accusa ai danni di Cospito in strage contro la sicurezza dello Stato, un reato che prevede l'ergastolo ostativo e il passaggio al regime carcerario del 41 bis. 

Dallo scorso 20 ottobre Alfredo Cospito, in carcere da 10 anni con la l’accusa di strage contro la pubblica incolumità, ha smesso di mangiare, dando inizio ad uno sciopero della fame che oggi tocca il 41esimo giorno. Una protesta contro il regime carcerario del 41 bis, che ha portato Cospito a perdere fino a 20 chili, come testimoniato la scorsa settimana dalla dottoressa Milia, incaricata dall'avvocato difensore Flavio Rossi Albertini di verificare le sue condizioni di salute.

Nato a Pescara nel 1967, Cospito è responsabile di aver piazzato, tra il 2 e il 3 giugno del 2006, due ordigni a basso potenziale presso la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, la cui esplosione non ha causato vittime. Nonostante questo, lo scorso luglio la Cassazione ha riformulato l'accusa ai danni del detenuto in strage contro la sicurezza dello Stato, un reato che prevede anche l'ergastolo ostativo, il cosiddetto "fine pena mai". Dopo sei anni passati regime in Alta Sicurezza, lo scorso aprile le sue condizioni detentive sono peggiorate con il passaggio al regime del 41 bis. Il cosiddetto "carcere duro", introdotto nel 1992 per contrastare la criminalità organizzata, prevede una serie di restrizioni che impediscono il contatto del detenuto con gli esponenti della criminalità all'esterno del carcere. A motivare il passaggio di Cospito al 41 bis sono stati proprio i suoi scambi epistolari avvenuti negli ultimi 10 anni con anarchici e riviste del settore. Inoltre, il reato contestato a Cospito, strage contro la sicurezza dello Stato, rappresenta una dei più gravi del nostro ordinamento, a cui non si è fatto ricorso neanche in casi di stragi con mafiose con diverse vittime. 

I giudici di Torino hanno ritenuto che in questo dietro questo fitto scambio ci fosse un nucleo organizzato, qualificando la Fai, Federazione anarchica informale, come una vera e propria organizzazione. Come ricordato nei giorni scorsi dal suo avvocato a Radio Radicale, nel passaggio al 41 bis, definito "ingiustificato", Cospito ha perso diverse garanzie, dalla palestra alle letture, fino alle quattro ore d'aria al giorno: "Tutto questo è scomparso senza che sia intervenuto nulla di evidente che possa giustificarlo. Cospito ritiene insopportabile questa situazione: la prospettiva è quella di restare in un carcere, con l’ergastolo ostativo, fino alla morte. Ha intrapreso questo sciopero della fame perché è il solo strumento di protesta che ha a disposizione e perché ritiene che non valga la pena vivere in queste condizioni". I legali di Cospito hanno presentato ricorso in merito all’applicazione del regime di 41-bis: il prossimo primo dicembre è prevista la decisione. 

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