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CHIUSURA BORSE EUROPEE – La BoE sorregge le Borse, Wall Street in rialzo: il gas torna sopra i 200 dollari

Ennesima giornata di fuoco per le Borse europee e per i titoli di Stato. Nel frattempo, i media tedeschi sostengono che il Nord Stream “potrebbe essere inutilizzabile per sempre” e il prezzo del gas sulla Borsa di Amsterdam si impenna del 10%, tornando sopra i 200 dollari al megawattora.

A rinfrancare parzialmente l’animo dei mercati è arrivato però in tarda mattinata l’annuncio della Bank of England che interverrà nel mercato obbligazionario del Regno Unito, con l’acquisto di Gilt per “ripristinare le normali condizioni di mercato” dopo la crisi finanziaria innescata venerdì dal maxi taglio delle tasse deciso dal governo Truss.

La chiusura delle Borse europee

Questo il riassunto di una giornata difficile per le Borse europee che tuttavia nelle battute finali riescono a recuperare terreno grazie alla BoE e al buonumore di Wall Street. A fine giornata, Piazza Affari segna -0,5% a 20.852 punti dopo aver toccato un minimo di 20.481,73. È la peggiore performance del vecchio continente, con gli altri listini che riescono ad agguantare la parità: Parigi sale dello 0,2%, Madrid chiude a -0,06%, Francoforte è in rialzo dello 0,38. Sale dello 0,3% anche Londra.

Come sta andando Wall Street

Dopo un’apertura contrastata, Wall Street imbocca la strada dei rialzi, rassicurata dalle notizie provenienti da Londra. Ieri, Dow Jones e S&P 500 hanno registrato la sesta seduta consecutiva in calo e nuovi minimi dal 2020. Il Dow Jones si è quindi confermato in territorio “orso” (-20% dal suo recente massimo), lo S&P 500 ha cancellato in queste sedute oltre 2.000 miliardi di dollari. 

A metà pomeriggio il Dow Jones e lo S&P 500 guadagnano oltre l’1% del loro valore, mentre il Nasdaq sale dello 0,87% nonostante il pesante rosso (-3,2%) di Apple. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la società di Cupertino rinuncerà ad aumentare la produzione dei nuovi iPhone nel corso di quest’anno, dato che l’atteso aumento della domanda non si è verificato. Produrrà invece all’incirca lo stesso numero di smartphone dello scorso anno, secondo Bloomberg, in linea con le previsioni dell’estate.

Le tensioni sul secondario: spread in ribasso, rendimenti sull’ottovolante

Continua la tensione sui titoli di Stato internazionali, nonostante l’intervento della BoE abbia contribuito a raffreddare i tassi. I rendimenti dei titoli decennali Usa hanno superato il 4% per la prima volta dal 2008, mentre in Italia il tasso sul Btp a 10 anni è al 4,6224% dopo aver toccato in mattinata il 4,81%. 

Scende sotto quota 250 punti base (attestandosi a 242) lo spread tra Btp e Bund. 

Intanto, stamattina il Tesoro ha assegnato in asta l’intero importo offerto di BoT a 6 mesi scadenza 31 marzo 2023, pari a 5 miliardi di euro, a fronte di una richiesta di 7,1 miliardi, per un rapporto di copertura di 1,42. Si impenna il rendimento, che sale a quota 1,978%, che con un aumento di 117 punti base, si porta ai massimi da luglio 2012.

Dollaro sempre più forte, la sterlina torna a scendere

Continua a scendere la sterlina nonostante l’annuncio della Bank Of England che acquisterà fino a 5 miliardi di sterline al giorno in titoli di Stato britannici con una vita residua di almeno 20 anni a partire da oggi, mentre rinvierà l’offerta di titoli prevista per la prossima settimana.

La valuta britannica ha subito una forte oscillazione in seguito alla notizia, balzando fino a 1,084 dollari e poi scendendo fino a 1,0745. Prosegue il rafforzamento del dollaro, che ha toccato un nuovo picco ventennale sostenuto dalla salita dei rendimenti del Treasury. “Una tale forza del dollaro statunitense ha condotto storicamente a un qualche tipo di crisi finanziaria/economica” ha scritto in una nota Michael Wilson, analista di Morgan Stanley, secondo quanto riportato dalla Cnbc.

Il cambio euro/dollaro a 0,96281 (0,9598 martedì in chiusura). 

Il prezzo del gas torna sopra i 200 dollari

Sotto i riflettori anche il gas, dopo i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2. Ad Amsterdam il future ottobre 2022 sale di quasi 10% a 203,5 euro per megawattora. Secondo il tedesco Tagesspiegel, i servizi di sicurezza in Germania ritengono che i tre tubi dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, danneggiati probabilmente da un attacco, potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre. Fonti di governo citate dal giornale dicono che, se non verranno riparati subito, l’acqua salata potrà corrodere il materiale di cui sono fatti i tubi.

Nel frattempo continua la pioggia di accuse tra le forze in campo. La Russia contrattacca dopo le accuse di sabotaggio al gasdotto Nord Stream. “È stupido e assurdo” incolpare Mosca per le fughe di gas, afferma il Cremlino. “Il presidente americano Joe Biden deve chiarire se vi siano gli Usa dietro gli incidenti avvenuti al Nord Stream”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass. L’Ue chiede un’indagine approfondita. “Gli atti di sabotaggio al Nordstream sembrano essere un tentativo di destabilizzare ulteriormente l’approvvigionamento energetico dell’Ue. Abbiamo bisogno di un’indagine urgente e approfondita. Coloro che hanno perpetrato questo atto saranno ritenuti pienamente responsabili e obbligati a pagare. I nostri sforzi per diversificare l’approvvigionamento energetico rispetto al gas russo continuano”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Sale il prezzo del petrolio, con il Brent che si attesta a 88.26 dollari al barile, in rialzo del 2,31%). 

I titoli migliori e i peggiori a Piazza Affari 

A Piazza Affari è Leonardo (-5,4%) il titolo peggiore, seguito da Stm (-2,56%) zavorrata dalle indiscrezioni su Apple. Dopo il rally della vigilia, le prese di beneficio colpiscono Nexi (-2,87%), mentre viaggia in negativo il comparto bancario: Bper (-1,6%), Intesa Sanpaolo (-1,67%), Unicredit (-1,63%). In calo Banco Bpm (-1%). Secondo i rumors, le offerte ricevute per la bancassicurazione Danni non sarebbero soddisfacenti e l’istituto potrebbe quindi decidere di sviluppare il business internamente. 

In grande spolvero i petroliferi: Tenaris è la maglia rosa della seduta con un rialzo del 2,93%. Saipem ed Eni segnano rispettivamente +0,4% e +0,3%. Bene le utility: Hera (+2,5%), A2a (+1,22%).

Tonici i titoli della galassia Agnelli: Iveco +1,9%, Cnh +1,4%.