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Colombia, quattro bambini trovati vivi dopo 40 giorni nella giungla

Sono tutti fratelli di età compresa tra uno e tredici anni. Sono sopravvissuti a un incidente aereo in cui hanno perso la vita la madre, un parente e il pilota

Dopo oltre un mese di ricerche che hanno tenuto col fiato sospeso l’Intera Colombia, sono stati ritrovati vivi i quattro bimbi sopravvissuti a un incidente aereo avvenuto in Amazzonia lo scorso primo maggio. Un miracolo, considerando che i piccoli hanno trascorso 40 giorni nella giungla prima di essere ritrovati dai soldati colombiani. Si tratta di quattro fratelli, due bimbe di 13 e 9 anni, un bimbo di 4 e una piccola di 11 mesi che ha compiuto un anno proprio durante queste settimane. 

Un’esempio di sopravvivenza

Il presidente Gustavo Petro, di ritorno da Cuba, ha definito la loro storia “un esempio di sopravvivenza” destinato a “rimanere nella storia”. Per il ministro della Difesa Ivan Velasquez si tratta di “un miracolo”. Non è ancora chiaro come i bimbi, trovati deboli e denutriti, siano riusciti a sopravvivere da soli per così tanto tempo, sebbene appartengano a un gruppo indigeno che vive nella regione gli Huitoto.

¡Una alegría para todo el país! Aparecieron con vida los 4 niños que estaban perdidos hace 40 días en la selva colombiana. pic.twitter.com/cvADdLbCpm

— Gustavo Petro (@petrogustavo) June 9, 2023

Lo schianto e le operazioni di ricerca

Lo schianto è avvenuto nelle prime ore del mattino del primo maggio, quando il Cessna monomotore ad elica con a bordo sei passeggeri e un pilota ha dichiarato l’emergenza per un’avaria al motore. Poco dopo il velivolo, partito dal villaggio amazzonico di Araracuara e diretto a San Jose del Guaviare, è scomparso dai radar e da lì sono scattate le ricerche. Il 16 maggio, una squadra composta da militari e da indigeni della zona, ha trovato l’aereo in una fitta macchia della foresta pluviale e ha recuperato i corpi dei tre adulti a bordo: il pilota, la madra e un parente dei bambini di cui invece non c’era alcuna traccia.  

La alegría es inmensa, el agradecimiento a nuestras @FuerzasMilCol y comunidades indígenas será eterno. Nunca dejamos de buscarlos hasta que el milagro llegó. #OperaciónEsperanza pic.twitter.com/iVWPCOTpYv

— Mindefensa (@mindefensa) June 10, 2023

Da quel momento l’esercito colombiano ha intensificato la ricerca dedicando all’operazione 150 soldati e una dozzina di cani a cui si sono aggiunti anche decine di volontari delle tribù indigene che hanno contribuito alla ricerca. Settimane intense in cui è stata setacciata l’area senza sosta dove sono stati lanciati kit di sopravvivenza contenenti acqua e cibo, per aiutare i quattro bambini nei loro sforzi per la sopravvivenza. Il 18 maggio la possibile svolta con la notizia, poi smentita, del ritrovamento dei piccoli. Durante l’operazione i soccorritori hanno però trovato diverse tracce del passaggio dei piccoli, cosa che ha spinto le operazioni a non fermarsi fino ad arrivare al tanto atteso ritrovamento. 

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