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"Concentrazione di donne in speciali enclave 'rosa'? Non se ne può più". Poggio sull'inaugurazione "al maschile" del Festival dello Sport: "Programma più equilibrato"

TRENTO. Inaugurazione del Festival dello sport? Anche quest'anno un palco tutto al maschile. "Della concentrazione delle donne in speciali enclave 'rosa' francamente non se ne può più", dichiara la prorettrice per le politiche di equità e diversità dell'Università di Trento Barbara Poggio.

"I dati sulla composizione di genere degli/le ospiti del Festival organizzato dalla Gazzetta dello Sport a Trento mostrano che in realtà, almeno in altri eventi, di donne ce ne sono, ma che la loro presenza resta piuttosto limitata, addirittura in diminuzione rispetto all'anno scorso, soprattutto in alcune categorie (ad esempio non c'è nessuna allenatrice)".

Sul palco all'inaugurazione di ieri sera (22 settembre) come ospiti speciali sono stati chiamati il presidente della Pat Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente e a.d. Rcs MediaGroup Urbano Cairo, direttore La Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli, il presidente del Coni Giovanni Malagò, presidente Cip Luca Pancalli, il presidente Sport & Salute Vito Cozzoli, vicedirettore vicario La Gazzetta dello Sport e direttore scientifico Il Festival dello Sport Gianni Valenti, amministratore delegato Trentino Marketing Maurizio Rossini e il portiere del Parma e campione del mondo 2006 Gianluigi Buffon.

Se infatti lo scorso anno "la presenza di ospiti di genere femminile al festival era pari al 25% quest’anno si è scesi sotto il 20% - analizza Poggio - e soprattutto le donne sono fortemente sottorappresentate tra coloro che scrivono sullo sport, giornalisti e atleti, mentre sono del tutto assenti le allenatrici".

Scene che in realtà non risultano nuove: soltanto ad aprile scorso in occasione del Festival dell'Economia, celebre era diventata la foto che ritraeva ben 8 uomini e nessuna donna, cosa che oltre a Poggio non era stata sottolineata dallo stesso sindaco di Trento.

In programma quest'anno sono previsti alcuni eventi dedicati solo alle donne tra cui "Milano-Cortina 2026, tutto il rosa dei giochi" con la presenza di 14 donne e la mostra su Federica Pellegrini, la "Divina". "Però sarebbe davvero ora di pensare a un programma più equilibrato nel suo complesso - conclude Poggio - compresi i momenti più simbolici, e preferibilmente non segregato, che valorizzi le diverse eccellenze dello sport italiano senza escluderne una parte, così anche da offrire un modello positivo alle generazioni più giovani".