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Concorsi pubblici, tutte le novità del decreto Pa

Concorsi pubblici, cambiano tante piccole cose che hanno a che fare con le prove, con la digitalizzazione e con le assunzioni.

palazzo
palazzo – Nanopress.it

Questo grazie al Decreto Pa che da martedì, dopo aver incassato la fiducia alla Camera, proverà ad apportare importanti modifiche a 360° in tutta Italia.

Oggi il decreto attende di passare al Senato e poi di avere il via libera, per modificare in particolare le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici e non solo.

Decreto Pa, passata la prima fase, si va verso la seconda e quindi l’ultima

Qualora il decreto dovesse passare anche l’ultima fase, i tempi di selezione per i concorsi pubblici saranno ridotti. Poi non ci saranno prove orali per le posizioni non all’apice, le prove saranno digitalizzate. E molto altro ancora.

concorso ragazzi
concorso ragazzi – Nanopress.it

Attenzione però perché nel decreto non sono state inserite novità soltanto per i concorsi. Perché è stata inserita anche la limitazione dei controlli da parte della Corte dei Conti sul pnrr.

Poi ancora la cancellazione della parola razza dagli atti del Pa e infine si è scelto di dare la possibilità a tutti i forestali di usare uno spray al peperoncino per difendersi dai tanto temuti orsi di cui non si fa altro che parlare negli ultimi mesi.

Scudo erariale e altre novità inserite nel decreto Pa, cosa sta per cambiare per i lavoratori italiani

A proposito dello scudo erariale, è stato prorogato fino al 30 giugno 2024, mentre prima scadeva il 30 giugno 2023. Si tratta di uno scudo erariale valido per i dirigenti dello Stato.

Fino a questa data la responsabilità dei soggetti sottoposti a giurisdizione della Corte dei conti, è limitata soltanto ai casi in cui il danno è legato alla condotta del soggetto ed è intenzionale e quindi voluto.

Periodo di aspettativa esteso da 12 a 36 mesi e revisione ordinamenti professionali

Tra le altre novità anche il periodo di aspettativa che è stato esteso da 12 a 36 mesi senza assegni e senza decorrenza di anzianità di servizio. Questo periodo è stato riconosciuto anche ai dipendenti pubblici, che possono usufruirne soltanto una volta e per le attività professionali e imprenditoriali.

Si passa per concludere alla revisione degli ordinamenti professionali, i CC.CC.NN.LL. 2019 – 2021 dei vari settori pubblici. Si vanno a definire le tabelle di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi inquadramenti, seguendo dei requisiti ben precisi di esperienza e professionalità usati dalle amministrazioni per almeno 5 anni totali. Con questo nuovo decreto si mira ad aiutare i lavoratori di tutte le fasce in qualsiasi modo possibile.