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Congedi parentali per gravi malattie dei figli: riconosciuti a tutti i lavoratori a prescindere dalla residenza

La CSU ha inviato una lettera al Segretario di Stato per la Giustizia e a tutti i membri del Congresso di Stato per chiedere che i congedi parentali per gravissime patologie dei figli vengano ripristinati per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla residenza dei fruitori. Infatti, all'articolo 28 della legge n. 129/22, "Interventi a sostegno della famiglia", è stata reintrodotta questa discriminazione. La CSU ricorda che nella seduta consiliare del 16 maggio 2019, grazie anche ad un esponente dell'allora opposizione, che oggi siede tra i banchi della maggioranza, era stato approvato un emendamento in cui, tra l'altro, si eliminava il requisito di residenza in territorio - quindi la disparità tra frontalieri e lavoratori sammarinesi - per ottenere il congedo parentale lungo, malgrado la mancanza di reciprocità in Italia su questo aspetto. L'emendamento aveva ottenuto 27 voti a favore e 20 contrari (fonte Agenzia Dire). "Nella redazione del Testo Unico in materia di interventi a sostegno della famiglia - sottolinea la CSU - nello specifico articolo tale requisito, ovvero la residenza, inizialmente non era presente, in quanto riproduceva fedelmente quello del Decreto-Legge 79/2019. La Segreteria di Stato competente poi ha aggiunto tale condizione nelle bozze successive, senza evidenziarla tra le modifiche apportate dalla stessa e senza concordarla con le OO.SS. Trattandosi di permessi retribuiti rivolti ai genitori di ragazzi con patologie gravissime, ci auguriamo si tratti di una mera “svista”, non compiuta appositamente per togliere un diritto già riconosciuto." Pertanto, la CSU invita il Congresso di Stato "a porre rimedio a questa discriminazione con le modalità più celeri possibile, ad esempio con uno specifico emendamento da inserire nella Legge di assestamento di bilancio di prossima emanazione." La CSU, infine, ha ricordato che il nostro Paese si dovrebbe distinguere positivamente, riconoscendo a tutti i lavoratori ogni tipologia di congedi parentali, quali diritti fondamentali, anche in assenza di specifiche Convenzioni. Intanto, occorre non togliere diritti già riconosciuti.

cs CSU