Consigliere Berti a Uds: "Ennesima falsità diffamatoria"

Il dito puntato da Uds sul consigliere Berti, quale promotore dell'ordine del giorno, nonostante il “conflitto di interessi” porta l'esponente di Noi per la Repubblica a prendere carta e penna a replicare a quella che definisce "ennesima falsità diffamatoria" . "Nella mia professione constato la mancanza di fiducia nella giustizia delle donne vittime di violenze di genere; spesso non denunciano episodi di violenza od ancor peggio, rimettono querela poco tempo dopo aver avuto il coraggio di denunciare", scrive Gian Nicla Berti, tuttavia "le statistiche del tribunale di questi ultimi anni dimostrano che tutte le autorità sono attive e puntuali nella repressione di ogni episodio di violenza di genere, senza casi in prescrizione. Ciò nonostante, in occasione della recente visita del Grevio a San Marino abbiamo constatato che, da parte da persone non note e la cui identità sarebbe bene conoscere, sarebbero state rilasciate dichiarazioni non veritiere sul lavoro del Tribunale", alimentando quella sfiducia nella giustizia e rendendo vani gli sforzi di tutti i protagonisti del contrasto alla violenza di genere.

"Questi i motivi per i quali abbiamo protestato la falsità di queste affermazioni", prosegue,  e "che si valutasse anche se sussistono profili di responsabilità penali". Opinione, spiega Berti, formata seguendo l’orientamento contrario all'Istanza d’Arengo di UDS. Si rivolge poi all'Unione Donne ipotizzando una speculazione politica dietro le dichiarazioni al Grevio, forse per provocare - scrive - "scoramento e sfiducia nella giustizia in una persona, in particolare, che aveva ritenuto di presentare una querela contro un noto esponente di una forza politica vicina ad UDS?".

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