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Consip, processo a Roma: al via testimonianza di Matteo Renzi

Ha preso il via la testimonianza di Viva Matteo Renzi davanti ai giudici dell'ottava sezione penale del tribunale di Roma dove è in corso il processo Consip.

L'audizione dell'ex premier era prevista per il 29 novembre scorso, ma in apertura d'udienza il pm Mario Palazzi aveva comunicato l'assenza del leader di Italia Viva che si trovava all'estero.

Imputati in questo filone di inchiesta, tra gli altri, ci sono Tiziano Renzi, padre di Matteo, e gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo.

"Giusto che sia qui a questo processo"

"Per questo processo sono già stato ascoltato diverse volte, questa è la quarta volta ma è giusto che io sia qui", ha detto prima di entrare in aula.

"È un processo che tiene insieme molte vicende diverse. Vedremo cosa deciderà la corte. Voi dite che è un processo prescritto. Ma qui c'è anche un tema che è il diritto al non processo. Adesso con la Cartabia in fase di udienza preliminare il giudice deve valutare eventuali prescrizioni - spiega - Nel caso di specie io nel 2017 e 2018 sono stato colpito dal modo in cui i media hanno scelto di intervenire su dinamiche personali e familiari. Consip quando ero presidente del consiglio era l'ultimo dei miei pensieri. Nel merito ho già risposto e oggi sono qui a rispondere ancora. Quanto a mio padre, dopo le assoluzioni dei miei genitori ora c'è un altro atteggiamento", continua Renzi. 

"Certo pensare che pezzi dello stato mettevano i sotto controllo le mie abitazioni quando ero premier mi lascia perplesso. La cicatrice del dolore morale ormai, sappiamo che non c'è nulla. Noi rispettiamo i giudici, a differenza del pm di Firenze che non rispetta la Cassazione", prosegue. E sul piano personale: "Dopo aver lette quelle intercettazioni viene da dubitare, poi mi sono sentito in colpa", dice.