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Conte teme un trappolone, congelato l'accordo col Pd

RETROSCENA

Rinviata a martedì prossimo l'elezione del presidente del Copasir. Il capo politico del M5S vuole blindare il posto per uno dei suoi in Vigilanza Rai. Il sospetto è che il Terzo Polo possa trovare sponde nel centrodestra e tentare il blitz

Giuseppe Conte non si fida, teme di restare fregato sulla commissione di Vigilanza Rai e così salta la prevista elezione del piddino Lorenzo Guerini alla presidenza del Copasir. Quello che fino a ieri pomeriggio pareva un passaggio ormai definito con i voto odierno, previsto per le 14 a Palazzo San Macuto, a insediare l’ex ministro della Difesa al vertice del comitato sui Servizi, in serata ha visto prendere sempre più corpo perplessità e diffidenze.

Poche ore fa la cancellazione della seduta e una nuova convocazione al prossimo 6 dicembre. Un rinvio imposto dal capo politico del Cinquestelle che per dare il via libera a Guerini vuole blindare l’elezione di uno dei suoi al vertice della Vigilanza e, temendo un mancato rispetto dei patti da parte del Pd (o di una parte di esso) così come altre non improbabili manovre che potrebbero vedere un ruolo determinante del centrodestra magari con l’accordo del Terzo Polo, ha chiesto che l’elezioni dei presidenti dei due organismi di garanzia avvengano contestualmente.

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