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Conto corrente, occhio alla nuova regola: fino a 15 mila euro di multa

Secondo una nuova regola l’uso errato del conto corrente potrebbe farci avere una multa salatissima. Ecco cosa prevede la legge.

conto corrente
Allerta conto corrente – Nanopress.it

La maggior parte dei cittadini in tutto il mondo per poter accumulare i soldi ricevuti dal proprio stipendio o da altre fonti piuttosto che accumulare una grossa somma di denaro in casa ha deciso di aprirsi un conto corrente.

Grazie a questo deposito bancario, il cittadino può far in modo che tutte le liquidità vengono immesse all’interno del proprio conto al suo nome in modo che la moneta bancaria possa essere utilizzata anche in forma elettronica.

Conto Corrente: ecco a cosa bisogna stare attenti

Questo conto corrente può essere utilizzato sia dal possessore il cui conto è intestato ma anche da aziende private che hanno in possesso dei conti intestati all’azienda da cui attingere il denaro necessario per le spese e per la ricezione dei pagamenti.

Conto Corrente: attenzione alle multe
Conto Corrente – NanoPress.it

Mentre le persone singole utilizzano il conto maggiormente per canalizzare il proprio stipendio in modo che venga emesso sotto forma di bonifico bancario e addebitare le proprie utenze in modo che ci sia una forma di risparmio le aziende lo utilizzano per canalizzare i flussi monetari anche questi attraverso bonifici.

Per questo motivo il conto corrente permette di utilizzare questo denaro per tutti quegli strumenti che prevedono un pagamento che va a sostituire quello in contanti e per questo motivo da qualche mese in tutti i negozi c’è l’obbligo di poter far pagare al cliente con l’home baking.

Infatti, molti esercenti che prima non avevano la possibilità di far pagare il cliente con la carta di credito hanno dovuto, per legge, acquistare un Pos o un Sumup in modo che l’acquirente possa pagare il prodotto o il servizio senza girare con i contanti.

Conto Corrente: attenzione alle multe
Conto Corrente Postale – NanoPress.it

Ma i possessori di un conto corrente devono stare molto attenti a non rischiare una multa, la cui ammenda potrebbe arrivare fino a 15.000 euro qualora ci siano delle anomalie a riguardo.

Dal primo luglio infatti, per contrastare l’evasione fiscale, ci sono stati dei nuovi limiti posti per quanto riguarda l’utilizzo del conto corrente e i prelevi dal Bancomat di somme di denaro in esso contenute.

Per questo i cittadini sono costretti a sottostare alla tracciabilità dei loro acquisti, per quanto riguarda quelli effettuati con la moneta elettronica per evidenziare in modo più efficace i redditi considerati extra.

Ecco il motivo per cui si può avere una multa salatissima

Molte volte, infatti, sulla dichiarazione dei redditi non vengono dichiarati alcuni lavori comunemente chiamati “a nero” i cui contribuiti non vengono versati e non c’è un contratto a norma.

Per questo motivo, il governo ha potenziato i canali di tracciabilità dell’acquisto di beni e servizi a partire dal limite dell’utilizzo del contante come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157/2019.

Le soglie di pagamento previste e accettabili sono state ridotte da in vigore fino al 31 dicembre 2021 a 999.99 euro, quindi ben 1.000 euro in meno rispetto l’anno precedente.

Inoltre, qualora ci sia un’anomalia e questa non viene comunicata in tempo all’Agenzia delle Entrate rischia di ritrovarsi con una multa che va dai 3000 euro fino ad arrivare alla cifra di 15.000 euro.

Conto Corrente: attenzione alle multe
Evasore Fiscale – NanoPress.it

Per questo motivo va sempre dichiarata la percezione dei redditi e bisogna stare attenti a versare i contributi previsti per il fondo pensionistico specie se siamo dei liberi professionisti.

Quindi è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista, come un ragioniere o un commercialista, per far si di non incorrere in questi errori e non rischiare di vedersi arrivare a casa una multa molto salata.

Gli evasori fiscali sono uno dei tanti problemi che lo Stato Italiano sta cercando da ormai molti anni di contrastare anche per via di contratti di lavoro inesistenti e condizioni lavorative non retribuite come dovrebbero e svolte ai limiti della legalità.