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Cospito andrà nel carcere di Opera a Milano

"Alfredo Cospito verrà trasferito nel penitenziario di Opera a Milano". E' quanto riferisce il suo avvocato Flavio Rossi Albertini.

"Queste violenze e queste proteste si stanno ripetendo ed è una situazione che dovrà essere esaminata con la massima attenzione. Fenomeno seguito molto attentamente su tutto il territorio nazionale". Lo ha detto il capo della Polizia, Lamberto Giannini, parlando degli scontri durante la manifestazione degli anarchici a Roma di sabato scorso. "Stiamo facendo indagini per accertare tutte le responsabilità - ha detto -. Sono stati già identificate e segnalate all'Autorità Giudiziaria oltre 40 persone. È in corso la visione dei filmati per accertare le singole responsabilità".

Danneggiamento e incendio aggravati dalle finalità di terrorismo, sono questi i reati ipotizzati dalla Procura di Roma nei fascicoli aperti dopo le azioni di matrice anarchica contro il consolato italiano a Barcellona e contro l'auto di un funzionario dell'ambasciata italiana a Berlino. I procedimenti sono all'attenzione dei magistrati dell'antiterrorismo che hanno affidato le indagini agli agenti della Digos e ai carabinieri del Ros.

Credo che lo Stato "non si debba far intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari", ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando del caso Cospito. E alle 18.30 si terrà una riunione del Cdm, in cui è prevista un'informativa dei ministri degli Esteri, dell'Interno e della Giustizia sul caso. "Oggi pomeriggio informerò il Consiglio dei ministri delle iniziative adottate dal ministero degli Esteri per garantire la sicurezza delle nostre sedi diplomatiche all'estero. Abbiamo chiesto di rafforzare la sicurezza", ha detto il ministro Antonio Tajani. "Gli attentati ci preoccupano, ma questo non significa che il Governo sia disposto a trattare con chi usa la violenza, è inaccettabile", ha aggiunto Tajani ribadendo che saranno rafforzare le misure di sicurezza della stessa Farnesina.

Si augura "che venga confermato il carcere duro" per Alfredo Cospito il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco. "Anche per rimandare un segnale chiaro e deciso perché non è con la violenza che si trattano le condizioni" ha detto a Perugia parlando con l'ANSA. "Le violenze non sono mai tollerate - ha sottolineato Prisco - e certo non è questo il Governo che si fa intimidire da chi le commette. Con chi le anima non si tratta. Mi preme anche esprimere tutta la solidarietà nei confronti delle Istituzioni e delle persone oggetto di violenza da questa presunta e sempre più chiara rete anarchica e soprattutto alle forze dell'ordine".

"E' evidente che la lunga scia serpentosa di sangue e attacchi testimoniano di come quell'uomo riesca a dare segnali esterni con assalti e violenza nei confronti delle istituzioni. Lo Stato non può arretrare", dice il sottosegretario al Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, oggi in visita al carcere di Biella. Rigetta l'ipotesi di clemenza per l'anarchico detenuto in regime 41 bis nel carcere di Sassari. "Per quanto riguarda l'aspetto politico non si arretra sul 41 bis, sull'ergastolo ostativo. Sono strumenti speciali per affrontare mafia e terrorismo anarchico L'applicazione attiene alla magistratura, ma noi non la priveremo mai di questo strumento", ha aggiunto il sottosegretario.

Agenzia ANSA

La nota del governo dopo l'offensiva anarchica degli ultimi giorni in Italia e all'estero in solidarietà con Alfredo Cospito, da 101 giorni in sciopero della fame nel carcere di Sassari. Molotov contro un distretto di polizia a Roma. Minacce a giudici e proiettile in busta al quotidiano Il Tirreno (ANSA)

Per la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando, intervenendo a Sky Start, "alle forze dell'ordine e alla magistratura va la nostra solidarietà, ma nel caso di Cospito non si tratta di indietreggiare di fronte a violenze e intimidazioni, si tratta di salvaguardare la sua salute ed evitare che muoia in carcere. Per questo, come dice anche il garante nazionale dei detenuti, va trasferito in una struttura più idonea, ed è necessario che con urgenza le istituzioni preposte valutino se permangono le condizioni per la sua detenzione al 41 bis".

Difesa Cospito, 12/2 scadono termini istanza a Nordio 
Scadono il 12 febbraio i trenta giorni di tempo che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha per rispondere all'istanza avanzata dal difensore di Alfredo Cospito per chiedere la revoca del regime del carcere duro disposto nei suoi confronti per quattro anni. Lo precisa la difesa di Cospito. Trascorsi i termini, e in assenza di una risposta da parte di via Arenula, il ricorso viene considerato respinto. Sull'istanza finita all'attenzione del ministro Nordio, nei prossimi giorni, si esprimerà con un parere la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.