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Cospito, Nordio in Parlamento. Nuovo scontro Fdi-Pd, bagarre in Aula. Meloni blinda i suoi

Accusata di silenzio sui suoi luogotenenti, Giovanni Donzelli e il sottosegretario Delmastro, la premier Giorgia Meloni risponde in tarda serata sul caso Cospito. "Vorrei fosse chiaro che la sfida non è al governo, la sfida è allo Stato e lo Stato ci riguarda tutti, non è un tema politico, di destra e sinistra". Così Meloni, intervenendo al telefono in diretta a Stasera Italia, su Rete4, mentre nella puntata si parlava del caso Cospito. "Il governo non ha fatto altro che fare il suo lavoro, non alzando i toni". "Ho chiamato perché bisogna fare attenzione di fronte a una questione così delicata, come si utilizzano certi linguaggi e termini può ingigantire la cosa". Così la presidente del Consiglio. "Qualcuno diceva che il governo in qualche modo sta eccitando la piazza. Vorrei capire come. Al governo non compete decidere, la materia compete alla giustizia. Il governo non ha fatto niente, noi abbiamo auto di funzionari delle ambasciate che saltano, continue minacce degli anarchici allo stato, e ci si chiede se il governo sta eccitando la piazza... Sono allibita".

Dibattito acceso nelle aule di Camera e Senato con le opposizioni che continuano a chiedere le dimissioni di Donzelli e Delmastro. Nuova bagarre in Aula dopo le dichiarazioni di Balboni (Fdi)."Le affermazioni di Donzelli sul legame tra mafia e terrorismo di cui Cospito è esponente sono evidenti a qualsiasi persona di buon senso. Qualcuno ha dubbi che la mafia si insinuasse in una breccia che voi avete contribuito ad aprire? Andando in carcere avete aperto una voragine alla mafia". Lo afferma il senatore di Fdi Alberto Balboni, in aula al Senato dopo l'informativa di Nordio e rivolgendosi ai banchi dell'opposizione.   L'opposizione ha chiesto di censurare gli attacchi del senatore al centrosinistra ma di fronte al fatto che il presidente La Russa ha rivendicato la possibilità di tutti di intervenire si sono alzati per andarsene dall'Aula in protesta.

Mai messo in discussione l'istituto del 41 bis. Ha detto il ministro Carlo Nordio nella sua informativa prima alla Camera e poi al Senato sul caso di Alfredo Cospito. "La possibilità di mutare questa normativa è inesistente". "Non ci pareremo dietro la magistratura di Roma, per dire che ce ne laviamo le mani e rispondere solo all'esito di quell'inchiesta della procura, ma ci sono limiti procedurali che vanno rispettati". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando del caso nato dall'intervento ieri in Aula del deputato di FdI Donzelli. Il ministro ha anche riferito che "appena esaurita" l'istruttoria su quanto accaduto, affidata al suo capo di gabinetto, si presenterà a riferire "nelle sedi opportune, anche qui".

 

   Alfredo Cospito è al 41 bis sulla base di un'istruttoria da cui è emerso che "il detenuto ha fornito dimostrazione di essere perfettamente in grado di collegarsi con l'esterno anche in costanza di detenzione". Ha detto il responsabile della Giustizia. "La posizione giuridica del detenuto Cospito è complessa", ricordando che è necessario il parere dell'autorità giudiziaria per la revoca del 41bis.

Sul 41 bis di Cospito "è opinione prevalente che il ministro non possa pronunciarsi prima di aver acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti". Ha precisato. 

Cospito, il ministro Nordio puo' revocare 41 bis? 'Si', unica soluzione giuridica'

   "Il Pg di Torino ci ha fatto sapere telefonicamente che non è in grado oggi di inviarci il suo parere ma domani, per cui io oggi non sono in grado di rispondere al quesito" sulla richiesta di revoca del 41bis avanzata al ministero dalla difesa di Alfredo Cospito, ha detto il ministro. Il ministero attende infatti i pareri del pm procedente nel merito contro Cospito e della Dna.

      "Apriremmo una diga a tutta una serie di pressioni da parte di detenuti che si trovano nello stesso stato" di detenzione se "lo stato di salute" di Cospito finisse per essere un condizionamento nell'allentamento del 
ha detto il ministro sul caso Cospito. "Lo stato di salute di un detenuto non può costituire un elemento di pressione" sul governo, ha aggiunto il ministro. 41bis, 

   "Tutti gli atti riferibili a detenuti in 41 bis sono per loro natura sensibili. Ragion per cui a fini di un'ostensione occorre una preventiva verifica". ha aggiunto Nordio. "Gli atti che riguardano detenuti al 41 bis sono in via generale di natura sensibile. "A partire da questo dato esiste però una pluralità di aspetti che meritano approfondimenti: bisogna vedere di che tipo di atti si tratti, quale livello di segretezza essi abbiano, se e chi potesse averne conoscenza e se il destinatario potesse divulgarli e condividerli con terzi".

 Applauso del centrodestra nell'aula della Camera quando il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto che lo stato di salute di un detenuto non può essere strumento di pressione sullo Stato.

IL DIBATTITO. La capogruppo del Pd Debora Serracchiani ribadisce nell'aula della Camera la richiesta al ministro della Giustizia Carlo Nordio di revocare subito le deleghe al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro visto che "lui stesso ha ammesso angelicamente di aver dato le intercettazioni riservate sui colloqui in carcere tra l'anarchico Andrea Cospito e due boss mafiosi, al deputato di FdI Giovanni Donzelli. Depositeremo una mozione di censura contro Delmastro'."E' un fatto gravissimo che ha pregiudicato anche le indagini e i controlli in carcere" dichiara Serracchiani mentre i deputati del Pd le tributano una stranding ovation in Aula. "Dispiace davvero che Giorgia Meloni stia facendo finta di niente. I fatti avvenuti ieri in quest'Aula sono gravi e se non sente il bisogno di intervenire vuol dire che ha approvato o quanto meno tollerato quanto avvenuto ieri" precisa Serracchiani che assicura come dopo le accuse di Giovanni Donzelli (FdI) mosse nell'Aula di Montecitorio contro i Dem sul caso Cospito "i rapporti tra maggioranza e opposizione siano stati minati". "Il Pd non ha mai messo in discussione il 41 bis" dice la capogruppo del Pd, ma ' ma di siamo andati a visitare Cospito "per ragioni d'umanità" visto che il detenuto è in sciopero della fame da oltre 100 giorni.

 "Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è "un ministro che non si assume neppure la responsabilità della qualificazione della natura di queste informazioni, un ministro che non può neppure schermarsi dietro il fatto che sia stata investita della questione la Procura di Roma, perché lui ha dei doveri di vigilanza su questo patrimonio informativo che non vengono meno perché c'è adesso un'indagine della Procura di Roma". Il leader del M5S Giuseppe Conte risponde così alla domanda sul perché da parte del Movimento sia arrivata nei confronti del Guardasigilli Carlo Nordio un'accusa di "reticenza" a proposito delle intercettazioni riservate divulgate ieri in Aula alla Camera dal deputato di FdI Giovanni Donzelli. "Il M5S ha appena presentato una mozione di censura nei confronti del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove per chiederne la revoca immediata dall'incarico". Lo annuncia il Presidente M5S Giuseppe Conte.

"Non si può fare una discussione sul 41 bis mentre fanno saltare le auto e aggrediscono i giornalisti. Il 41 bis ha salvato il Paese. È stata la grande vittoria della politica contro la mafia". Lo ha detto intervenendo in Aula al Senato il leader di Iv, Matteo Renzi in sede di dibattito sul caso Cospito.

Duro il senatore Scarpinato contro il ministro Nordio. "Signor ministro lei non ha l'autorevolezza e la forza politica per fare unica cosa che avrebbe dovuto fare: chiamare il sottosegretario Delmastro e chiedere le dimissioni. Abbiamo un problema, signor ministro: lei non è in grado di svolgere le sue funzioni e dovrebbe valutare di rassegnare le dimissioni". Lo ha detto il senatore di M5s, Roberto Scarpinato in aula al Senato, rivolgendosi al ministro Nordio dopo le comunicazioni di questi sulla vicenda Cospito e sulla vicenda Delmastro-Donzelli. Arriva poi la replica di Renzi. "Il senatore Scarpinato ha iniziato il suo discorso dandomi della faccia tosta perchè si è sentito chiamato in causa sul passaggio del mio intervento in cui dicevo che alcuni magistrati su una presunta trattativa Stato-Mafia hanno costruito una carriera prima in magistratura e poi in politica, sia messo agli atti che mi riferivo proprio a Scarpinato. Prima di venire a dare della faccia tosta spieghi le sue strane frequentazioni con Palamara ed il suo atteggiamento folle nelle Istituzioni del Paese come sa bene il presidente emerito Napolitano. Scarpinato si vergogni". Lo afferma Matteo Renzi in aula al Senato replicando a Scaripinato.