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Covid: mascherine restano obbligatorie in ospedali e rsa, stop sui mezzi

L'esecutivo ha deciso la proroga di un mese del dispositivo di protezione nelle strutture sanitarie

Le mascherine restano obbligatorie in ospedali e rsa, mentre dal 1 ottobre saranno solo raccomandate su bus, treni, metropolitane e traghetti. La notizia trapela da fonti del ministero della Salute che ha pronta una nuova ordinanza anti-Covid: l’obiettivo è mantenere un atteggiamento di prudenza in attesa dei dati su contagi e ricoveri delle prossime quattro settimane. Con tutta probabilità la situazione sarà nuovamente valutata alla fine di ottobre.

Contro il Covid serve ancora attenzione ed “è utile mantenere la mascherina in ospedale”, sottolinea Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, evidenziando la necessità di mantenere le misure, almeno “in relazione allo sviluppo epidemiologico delle prossime settimane”.

Le mascherine vengono spesso viste come “un aggravio – aggiunge – ma gli studi dimostrano che sono una barriera contro la diffusione del virus”, e l’aumento costante dei contagi rende necessario mantenere alta l’attenzione, soprattutto nelle strutture sanitarie che ospitano le persone più fragili.

Sono 37.522 i nuovi casi registrati in Italia nelle ultime 24 ore, con un tasso di positività del 18,9% e 30 decessi. Secondo i dati della Fondazione Gimbe i contagi sono aumentati del 34% nell’ultima settimana: in termini numerici, l’aumento di nuovi casi, tra il 21 e il 27 settembre, è 160.829, a fronte dei 120.057.

“Dopo il modesto incremento registrato la scorsa settimana – dice il presidente Nino Cartabellotta – assistiamo ad un balzo di nuovi casi settimanali (+34%) che da poco meno di 108 mila arrivano a sfiorare quota 161 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 23 mila casi al giorno”.

L’incremento dei nuovi casi riguarda tutte le Regioni (dal +5,9% della Sicilia al +50,9% del Veneto) e l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in quattro province: Vicenza (589), Pescara (574), Trento (531) e Belluno (522).

Crescono i ricoveri, che sono il 4,5% in più rispetto a una settimana fa e cala dell’8,1% il numero dei decessi. Le prossime settimane, con l’ulteriore abbassamento delle temperature, saranno fondamentali per chiarire l’andamento epidemico della prossima stagione.

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