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Cristiano Ronaldo compie 38 anni in Arabia Saudita

Cristiano Ronaldo d’Arabia spegne le sue 38 candeline nell’esilio dorato di Riad e scopre suo malgrado quanto possa essere velenoso il giudizio di chi pensava di aver preso a noleggio una divinità e invece scopre di avere a che fare con un campione sul viale del tramonto. Eco mondiale hanno avuto in queste ore le dichiarazioni di uno dei soci dell’Al-Nassr Football Club, indispettito dalle grigie prestazioni del portoghese. «Ho speso 200 milioni ma lui sa fare solo Siuuuuu…».

Ricordate? 200 milioni di euro a stagione per due anni e mezzo, altri 500 per fare da testimonial per l’assegnazione del Mondiale 2030 ai sauditi: a tanto ammonta la spesa dell’Al-Nassr per ingaggiare il campione uscito malconcio (e in lacrime) dai Mondiali in Qatar. Come non bastasse, sui social gira il video di un tifoso che calpesta la sua maglia, sfregio che - al netto di tutto - il Cristiano d’Arabia davvero non merita. Chissà: forse i tifosi, nella loro ingenuità, pensavano davvero di vincere grazie a Cristiano tutte le partite. Non è così, non sarà così.

Per ora il campione in campo non ha lasciato traccia. Ha giocato una partita di Saudi Pro League, il campionato arabo, e una di coppa, terminata con l’eliminazione dell’Al-Nassr. Sembra una vita in prestito, quella di CR7 a Riad. Ha affittato temporaneamente (per circa 300.000 euro al mese) 17 suite al Four Season e ne ha fatto la sua dimora. Si tratta di 17 appartamenti di super lusso nei piani più alti del Kingdom Center, un grattacielo alto 267 metri dove Cristiano vive con Georgina, i cinque figli e l’entourage. È una soluzione temporanea, perché il portoghese ha già individuato una villa nell’esclusivo quartiere di Al Muhammadiyah. La villa si compone di otto camere da letto, una piscina olimpionica, una sala ricevimenti con cascata, oltre a tre ville più piccole per gli ospiti e vari alloggi per cuochi, maggiordomi e guardie per la sicurezza.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Il cinque volte Pallone d’Oro viene però raccontato come un uomo che si è intristito: abituato allo stile di vita europeo, da Manchester a Madrid a Torino, le città in cui ha giocato; Cristiano Ronaldo fatica ad ambientarsi e a modulare le proprie giornate sulle frequenze arabe. In questi giorni, tra l’altro, ha ricevuto da parte dei magistrati di Torino l’atto a comparire, in merito all’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus. Ronaldo infatti potrebbe costituirsi parte civile per un'azione di risarcimento forzata pari a 28 milioni, cioè il contratto - 19 milioni - più le spese legali e le commissioni.

Nel frattempo - sfilandosi dal controllo del potentissimo procuratore Jorge Mendes - ha individuato nell’amico e connazionale Ricardo Regufe l’uomo che si occuperà dei suoi guadagni arabi e del suo finale di carriera. Che - attenzione - potrebbe non essere in Arabia. Lo ha confermato anche l’allenatore dell’Al Nassr, l’ex Roma Rudi Garcia. «Ronaldo è uno dei migliori giocatori al mondo. Non finirà la sua carriera all'Al-Nassr, tornerà in Europa». Esiste infatti nel contratto di Cristiano Ronaldo una clausola. Se il Newcastle dovesse qualificarsi per la Champions League, c’è un’opzione che aprirerebbe al clamoroso ritorno in Premier di CR7: forse è quello che davvero aspetta. Certe volte i campioni fanno un passo indietro solo per prendere l’ultima rincorsa.

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