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Crollo alle Molinette "molto grave". Cirio annuncia piano straordinario

SANITÀ ALLO SBANDO

Durante il sopralluogo il governatore assicura che in attesa della costruzione del Parco della Salute il vecchio nosocomio sarà interessato da lavori di ristrutturazione in grado di assicurarne l'attività per i prossimi 7-10 anni

“Quello che è accaduto ieri è assolutamente grave. In due posti in assoluto non possiamo permetterci che non ci siano le condizioni di sicurezza, nelle scuole e negli ospedali”. Non nasconde la sua indignazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, al termine del sopralluogo all’ospedale Molinette di Torino, dove si è verificato il crollo di un controsoffitto. “In questa regione i problemi all’interno di un ospedale come questo, vecchio di cento anni, ci sono sempre stati – ha spiegato – è vero che questo ospedale verrà chiuso e che ci si trasferirà al Parco della Salute, ma prima che quell’ospedale venga realizzato ci vorranno sette-dieci anni”.

Quindi, ha proseguito Cirio, “non si può immaginare di avere un ospedale strategico, importante, ma anche vecchio come questo, senza un piano straordinario che lo porti a garantire una vita tecnica per i prossimi sette-dieci anni. Il 2 agosto – ha rivelato – è stato costituito su richiesta mia e dell’assessore il gruppo tecnico per la verifica delle condizioni struttura e impiantistiche dei presidi della Città della Salute e della Scienza di Torino. Gruppo che entro ottobre ci deve fornire l’elenco dettagliato degli interventi, quelli programmabili e quelli differibili. Faremo nostra la relazione – ha affermato ancora il governatore – e la finanzieremo attraverso i fondi specificamente destinati a interventi di ristrutturazione e manutenzione edilizia del patrimonio sanitario pubblico, che vanno cofinanziati dalla Regione. Non sarà né un rattoppo né un intervento strutturale, ma mediato. Erano dodici anni che la Regione non investiva fondi regionali su questa struttura. Dal 2019 noi abbiamo investito 29 milioni di euro su questa struttura – ha concluso – che sono le risorse che fanno specificamente sulla messa in sicurezza sul sismico”.

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