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Cuneo capitale del Piemonte

Per il secondo anno consecutivo i dati dell'economia nella Granda sono i migliori di tutta la regione. Meglio anche di Torino. Insieme a Novara è il territorio che perde meno abitanti. Gola: "Guardiamo al futuro con fiducia". I dati della Camera di commercio - DOCUMENTO

Cuneo davanti a Torino. Nella Granda l’economia cresce di più rispetto al capoluogo, il valore aggiunto pro-capite certifica il sorpasso, i dati demografici ne sono un’ulteriore prova. E se non fosse più il capoluogo a trainare l’economia del Piemonte? Sono i dati contenuti nel rapporto annuale della Camera di commercio di Cuneo a indicare i nuovi rapporti di forza tra due territori storicamente in competizione, fotografando l’epilogo di un trend già emerso in passato.

In termini di valore aggiunto la crescita di Cuneo è pari al 6,9% rispetto al 2021: con i suoi 21,5 miliardi di euro “pesa” per il 14,7% della ricchezza regionale e per circa l’1% di quella nazionale. La provincia è la prima in Piemonte in termini di valore aggiunto per abitante (33.238 euro), anticipando per il secondo anno consecutivo Torino (32.213) e Novara (30.481). Ultime in questa speciale classifica le province di Asti (26.046 euro) e Vco (23.474).   

Gli occupati sono 263mila, in crescita dello 0,6% rispetto al 2021. Il tasso di occupazione, pari al 70,3 percento, è di sette punti più alto di quello regionale e di quasi dieci punti superiore a quello nazionale: un record “macchiato” solo dal 13,8% di distanza tra l’occupazione maschile e quella femminile. Anche la disoccupazione, al 3,7%, si mantiene su livelli fisiologici. Tra le criticità è la persistente difficoltà a reperire personale (segnalata dal 45,7% delle aziende) e la flessione nel tasso di crescita delle imprese a guida femminile.

Il tessuto produttivo vede oggi meno imprese, ma più solide: il peso di Cuneo per numero di imprese registrate è sceso dal 22° posto nazionale del 2010 al 28° nel 2022. Sono però imprese più strutturate: il tasso di sopravvivenza è infatti migliore di quello regionale. Le realtà industriali sono circa 80.800, tra di esse le imprese femminili sono 14.660 e quelle giovanili 5.996. Più basso rispetto alla media nazionale il numero delle imprese gestite da stranieri, che però registrano un tasso di natalità molto alto (+17,7%) e una mortalità in linea con le altre. Nel turismo, dove operano circa seimila imprese, si sono registrate oltre 1,9 milioni di presenze nel 2022: in crescita del 30,1% sull'anno precedente, seppur ancora inferiori ai livelli pre pandemia. Bene, infine, il commercio estero: sono in crescita sia le importazioni (+18%) che le esportazioni (+7,1%).

La dimostrazione di un’economia in salute arriva anche dai dati demografici. In un contesto in cui si assiste a una costante contrazione del numero di abitanti, la provincia di Cuneo riesce a tenere botta. Basti pensare che se negli ultimi dieci anni il Piemonte ha perso 101mila abitanti, pari al 2,3% del totale, Cuneo ha visto i suoi residenti diminuire solo di 6mila unità (-1%). La maglia nera in questa speciale classifica spetta a Biella (-6,5%) davanti a Vercelli (-5,9). Il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Mauro Gola parla di dati “confortanti” e descrive la Granda come “una provincia che guarda al futuro e un tessuto imprenditoriale che mostra fiducia prevedendo un calo del ricorso alla cassa integrazione e la propensione a investire”.

Leggi qui il rapporto della Camera di Commercio di Cuneo